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Il racconto dei collaboratori di giustizia. Chiesta la convalida del fermo. Convocato per il 14 il comitato di sicurezza per il ballottaggio

Giornalista aggredito a Ostia, sit in giornalisti davanti a palestra Spada


"Un soggetto che comanda e che può dare ordini all'interno del sodalizio". Così definiscono Roberto Spada alcuni collaboratori di giustizia in verbali citati nel decreto di fermo in seguito all'aggressione avvenuta il 7 novembre scorso ad Ostia ai danni del giornalista Daniele Piervincenzi e del cameraman. Nel provvedimento di 20 pagine i pm Giovanni Musarò e Ilaria Calò ricostruiscono il contesto criminale e mafioso in cui si è consumata la vicenda, inviando questa mattina all'ufficio dei gip, la richiesta di convalida del fermo, nei confronti del boss fermato ieri dai carabinieri, è indagato per i reati di lesioni personali e violenza privata con l'aggravante del metodo mafioso e dei futili motivi. L'interrogatorio di convalida dovrebbe tenersi domani mattina a Regina Coeli alla presenza del gip Anna Maria Fattori. E' intanto ancora in corso l'attivita' di identificazione da parte degli investigatori del complice di Spada che ha preso parte al pestaggio della troupe televisiva di 'Nemo'.

In particolare per definire la figura del fermato, che ha precedenti che risalgono agli anni '90 per reati di furto e ricettazione, i magistrati citano le "dichiarazioni rese dai collaboratori di giustizia Micheal Cardoni e Tamara Ianni" che su Spada hanno reso in passato "dichiarazioni convergenti" affermando che "appartiene all'omonimo clan con un ruolo di vertice".
Entrambi sostengono che il fermato "coordina il ramo del sodalizio dedito al traffico e alla cessione di sostanze stupefacenti". Secondo i pentiti il fratello di "Romoletto", si "è reso responsabile - è detto nel decreto - di una estorsione aggravata dal metodo mafioso, appropriandosi di una abitazione" di una persona "che non gli aveva pagato una partita di sostanza stupefacente".


Ostia, nella terra del clan Spada: il videoreportage



Il Prefetto di Roma ha convocato a Ostia il 14 novembre il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza, alla presenza della sindaca Raggi, dei vertici delle forze dell'ordine e del rappresentante della Procura distrettuale antimafia, per modulare, "anche alla luce dei gravi episodi verificatisi nei giorni scorsi, il sistema di controllo del territorio in vista del turno di ballottaggio previsto per domenica 19 novembre  per l'elezione del Presidente del Municipio X di Roma Capitale


IL RACCONTO: "TI STA BENE, ANDATE VIA"
 "Quello di Nuova Ostia, nello specifico di piazza Gasparri, è un mondo molto particolare. Ho raccontato già la Sicilia, la Calabria, la Campania, ma lì, in qualche modo, te lo aspetti. Invece a Ostia, a venti minuti da Roma, superata la pineta e Casal Palocco, che sembrano i Parioli, c'è Nuova Ostia, un mondo a parte".Daniele Piervincenzi, giornalista di Nemo aggredito da Roberto Spada a Ostia martedì scorso, è intervenuto stamattina a Radio 24, intervistato da Luca Telese e Oscar Giannino, conduttori di 24 Mattino. "Tutte le saracinesche degli esercizi commerciali sono chiuse - ha poi continuato a raccontare Piervincenzi - Quella parte di Ostia (Nuova Ostia) è completamente abbandonata ma gli abitanti ci sono, sembrano degli spettri che si nascondono nelle loro case. Dopo che ci hanno aggredito, li vedevo sui balconi, sembravano scene tratte da un libro di Sciascia. Alla nostra richiesta di aiuto loro ci dicevano 'Ti sta bene, non tornare più a piazza Gasparri'.



Ostia, nel bar di Roberto Spada: "Dopo la testata, il reporter andava preso a calci"



È un mondo parallelo, sommerso e spaventoso". Il cronista Rai ha poi ripercorso, ai microfoni di Radio 24, il contenuto dell'intervista a Spada che ha scatenato la violenta reazione.
"Noi ci siamo posti come ci si pone di fronte a un incensurato. Le mie domande a Roberto Spada non sono mai state sul clan, di cui fa parte il fratello e di cui si dice che il fratello sia il boss. Le mie domande erano politiche, anche un po' banali. Volevo una sua spiegazione sul fatto che CasaPound, in quella particolare zona, Nuova Ostia, la zona più difficile di Ostia, un quartiere anche multietnico, ha preso il 18%, mentre su tutto il territorio del X Municipio ha preso il 9%. E forse è stata questa la domanda che inaspettatamente ha fatto arrabbiare Spada", ha concluso il cronista ai microfoni di Radio 24.

IL SIT IN DI SOLIDARIETA'
 Un centinaio di giornalisti e videoreporter hanno partecipato questa mattina al flash mob in via Forni a ostia davanti alla Palestra Femus gestita da Roberto Spada. Davanti all'ingresso della palestra volantini di #nobavaglio in solidarietà di Daniele Piervicenzi, il giornalista picchiato da Roberto Spada e lo striscione dell'Fnsi e Unione nazionale cronisti italiani sul quale si leggeva "No alla censura sulla stampa. no ai bavagli. No a leggi liberticide". I videoreporter hanno puntato simbolicamente le telecamere verso l'ingresso della palestra.


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