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Nel 2015 la Procura di Palermo riaprì le indagini sulla morte del maresciallo Antonino Lombardo per fare pienamente luce su quanto accaduto quella mattina del 4 marzo 1995. Una morte avvolta da mille misteri, mai svelati. “La chiave della mia delegittimazione sta nei viaggi americani”, diceva. Parlando proprio dei suoi viaggi nel carcere di Fairton, nel New Jersey, dove era detenuto il boss Tano Badalamenti, convinto dal maresciallo a tornare in Italia e raccontare la “sua” verità sulle rivelazioni del pentito Tommaso Buscetta su Giulio Andreotti, ma anche, come è convinto Fabio Lombardo, sul maxiprocesso e persino sulla morte di Peppino Impastato. Un'inchiesta finita su un binario morto. Fabio Lombardo ha anche chiesto più volte di essere sentito dalla Commissione nazionale antimafia, guidata da Nicola Morra (M5S). Anche l'ex Presidente del Senato Pietro Grasso (Leu) aveva chiesto al presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, l’audizione di Fabio Lombardo, figlio del Maresciallo dei Carabinieri del Ros Antonino Lombardo. Ma fino ad oggi non ha ottenuto risposta.

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