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Le Agende Rosse di Catania esprimono piena e incondizionata solidarietà al giornalista Paolo Borrometi per il vile attacco subito. Sette parlamentari regionali hanno infatti sottoscritto una lettera per chiedere accertamenti sui motivi dell’assegnazione della scorta al giornalista, indirizzandola all’Assemblea Regionale Siciliana. La stessa è stata successivamente inviata alla Commissione Regionale Antimafia che, a sua volta, ha rinnovato la richiesta a tre Procure isolane.
Nel corso della giornata, tre dei sette deputati hanno ritirato la propria sottoscrizione, adducendo dichiarazioni improbabili e lasciando che la missiva rimanesse sottoscritta da Pippo Gennuso, Luigi Genovese, Gaetano Galvagno e Tony Rizzotto.
Ci chiediamo il motivo per cui diversi parlamentari regionali si interessino di un giornalista più volte minacciato e aggredito per aver svolto il proprio lavoro con grande professionalità, estremo spirito di sacrificio e indubbio valore.
Ci chiediamo, inoltre, perché la commissione regionale antimafia abbia interessato le procure di Catania, Ragusa e Siracusa, considerando che la stessa commissione non ha giurisdizione sull’assegnazione delle scorte, né poteri investigativi.
Ci chiediamo, ancora, perché l’oggetto della richiesta fosse il motivo dell’assegnazione della scorta a Borrometi e non, come si potrebbe auspicare, ciò che muove i parlamentari siciliani a chiedere contezza di un’assegnazione che ricade nelle competenze nazionali; quindi vorremmo sapere cosa ne pensa il presidente della commissione regionale antimafia Claudio Fava di questa missiva e capire se ha avallato le lettera di invio alle Procure.
Chiediamo al ministro Bonafede, al presidente Morra e al ministro dell'interno se sono al corrente di un atto non dovuto e che travalica i compiti della commissione regionale ai danni di un giornalista onesto ed esposto a gravi minacce.
Con l’auspicio che fatti gravi come questi i quali, essi stessi, potrebbero essere interpretati come messaggi intimidatori, si verifichino esclusivamente nell’interesse dei siciliani e non come grimaldello per fiaccare un giornalista con la schiena dritta, rinnoviamo la nostra fiducia a Paolo Borrometi e lo ringraziamo per il suo coraggio e la sua professionalità.

Foto © Imagoeconomica

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