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Trapani. Cittadinanza onoraria di Alcamo al vicedirettore dell'Agi, Paolo Borrometi. Il conferimento stasera alle 19, nel corso della riunione del Consiglio comunale convocato in seduta straordinaria dal presidente dell'assise, Baldo Mancuso, su richiesta del sindaco Domenico Surdi. "Lo strumento della cittadinanza onoraria ha il compito di illuminare tematiche che consideravamo superate", dice Borrometi. "Siamo molto orgogliosi di questa iniziativa - afferma il primo cittadino - perchè crediamo che le istituzioni con gesti come questo, possano far sentire in buona compagnia chi lavora come lui in questo settore, tutelando la liberta' di chi testimonia con la propria storia la lotta alla mafia". In mattinata il giornalista ha partecipato, assieme al colonnello Rocco Lopane, capo della Dia di Trapani, a un incontro con gli studenti dei licei scientifico e classico di Alcamo. "Sono davvero orgoglioso - aggiunge Borrometi - e interpreto questo riconoscimento come un abbraccio collettivo dell'intera cittadinanza che vuole mettere la faccia a fianco di iniziative del genere, ma soprattutto vuole sostenere l'articolo 21 della nostra Costituzione e i colleghi che svolgono liberamente questo lavoro. Questa è una provincia peculiare - aggiunge - qui c'e' l'ultimo grande latitante che andra' arrestato e io penso che il giornalismo libero sia sempre piu' decisivo per spiegare aspetti su cui bisogna far luce". In questi giorni, inoltre, il Comune di Alcamo - assieme ad altre 17 amministrazioni del Trapanese - si sta mobilitando per conferire la cittadinanza onoraria a Liliana Segre, testimone degli orrori di Auschtwiz, da alcuni giorni sotto tutela. "Stiamo vivendo un momento buio per la storia del nostro Paese - conclude Borrometi - da un lato si dice che le mafie sono state sconfitte, mentre continuano a influenzare l'economia italiana, dall'altro si sostiene che il fascismo è ormai una pagina passata e invece certi segnali ci fanno dire che non è cosi'. Ecco perchè sono convinto che questo strumento sia fondamentale per far svegliare le comunità e far comprendere che non siamo tutti uguali, ma possiamo essere uniti a tutela di persone come Liliana Segre".

AGI

Foto © Imagoeconomica