Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

Bogotà. Le autorità colombiane hanno arrestato 14 presunti integranti di una banda criminale che "serviva da collegamento fra narcotrafficanti colombiani, la mafia italiana, i cartelli messicani ed altre strutture" malavitose. Lo ha reso noto la Procura a Bogotà. I detenuti, ha precisato un portavoce dell'organo giudiziario, facevano parte di una alleanza fra le quattro grandi strutture che in Colombia si dedicano al narcotraffico e ad altri reati. Si tratta secondo la Procura di un vero e proprio "consorzio" di cui fanno parte il 'Clan del Golfo', 'La Oficina', 'Los Pachenca' e il 'Clan del Oriente'. Esso, si è appreso, inviava "carichi di droga verso Costa Rica, Panama, Bahamas, Giamaica e Messico". Da qui lo stupefacente proseguiva verso destinazioni quali Stati Uniti, Canada, Spagna, Italia, Germania, Belgio, Olanda, Australia e vari Paesi dell'Asia. Su tutte le 14 persone arrestate pende una richiesta di estradizione per narcotraffico da parte di un tribunale statunitense di Dallas. Fra i principali organizzatori del "consorzio", a cui sono state notificate in carcere le nuove accuse e la richiesta di estradizione statunitense, c'è Ovidio Isaza Gomez, conosciuto come 'Roque', e figlio dell'ex capo paramilitare Ramon Isaza. Ovidio Isaza, che sconta una lunga pena per aver riconosciuto 180 omicidi, ha organizzato dalla prigione l'invio di numerosi carichi di droga all'estero.

ANSA