Gemellaggio con Palermo nel nome della lotta a Cosa nostra
Palermo. Un gemellaggio nel nome dell'antimafia unisce da oggi Ravenna e Palermo. Nel corso di una cerimonia che si è svolta nel pomeriggio nella città romagnola è stato piantato un "Albero Falcone" che ricorda la magnolia che si trova a Palermo davanti alla casa del giudice ucciso a Capaci nel 1992, divenuta emblema della resistenza civile alla mafia e visitata ogni anno da centinaia di persone. L'albero "gemello" crescerà nel giardino comunale intitolato alle "Vittime innocenti di tutte le mafie- 21 marzo". Alla cerimonia hanno partecipato Maria Falcone, sorella del giudice ucciso e presidente della Fondazione che porta il nome del magistrato, il procuratore generale di Bologna Ignazio de Francisci, per anni pm a Palermo amico e collega di Falcone, l'ex componente del pool antimafia Leonardo Guarnotta, il procuratore di Ravenna Alessandro Mancini, il prefetto Enrico Caterino e il sindaco di Ravenna Michele De Pascale. "Per Palermo l'Albero, divenuto meta di un costante pellegrinaggio laico di cittadini, è emblema del riscatto di una società civile che, dopo la strage di Capaci, reagì ribellandosi a Cosa nostra e manifestando a noi familiari delle vittime, alle istituzioni e ai colleghi di Giovanni la voglia di affrancarsi dal giogo mafioso. - ha detto Maria Falcone - La città di Ravenna, che per il suo coraggio ha avuto la medaglia d'oro della Resistenza, con questo gesto manifesta attenzione e sensibilità verso un fenomeno, come quello mafioso, che da tempo ormai ha superato i confini siciliani". Alla cerimonia hanno partecipato anche decine di ragazzi. "La scelta di un luogo frequentato da giovani - ha concluso Maria Falcone - è ancora più significativa perché, come diceva mio fratello, la mafia si vince solo facendo una battaglia culturale che coinvolga le nuove generazioni”.
ANSA
Foto by ravennanotizie.it
Antimafia: piantato Albero Falcone a Ravenna
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