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Anche il procuratore nazionale antimafia, Federico Cafiero de Raho ha commentato l'inchiesta che la Procura di Roma sta portando avanti su un'associazione a delinquere finalizzata alla commissione di condotte corruttive e di una serie di reati contro la Pubblica amministrazione nell'ambito delle procedure connesse alla realizzazione del nuovo stadio della Roma. Un'inchiesta che ha portato all'esecuzione di nove misure cautelari, emesse dal gip di Roma, nei confronti di nove persone, di cui sei in carcere e tre ai domiciliari.
De Raho ha parlato durante un convegno a Catania esprimendo alcune considerazioni anche se ha detto di voler aspettare le valutazioni dei giudici: "Si tratta di fatti anche di estrema gravità sui quali è stata emessa un'ordinanza" da parte del Gip e sulla quale "bisogna aspettare successive valutazioni dei giudici". Sul progetto stadio dell’As Roma, de Raho ha affermato: "La lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata è la priorità della nostra democrazia. Pensare che le Istituzioni, quelle politiche, ancora oggi restano coinvolte in fatti così gravi e si prestino ad accettare denaro o altri vantaggi dall'imprenditore che si inserisce nei più importanti contesti di costruzione e di interventi sul territorio è cosa che non si addice a una democrazia come la nostra".

Foto © Imagoeconomica

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