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Palermo. I cronisti siciliani questa mattina si sono dati appuntamento al Giardino della Memoria di Palermo per ricordare tutte le vittime della mafia. Nel sito di Ciaculli , gestito da Unione cronisti e Associazione magistrati, c'erano il vice-presidente nazionale dell'Unci, Leone Zingales, il presidente dell'Unci Sicilia, Andrea Tuttoilmondo, ed il componente del Consiglio direttivo siciliano, Antonella Romano. "Abbiamo ricordato tutte le vittime - ha dichiarato Zingales, che ha promosso l'iniziativa - a cominciare dagli otto giornalisti uccisi in Sicilia dalla criminalità, Mauro Rostagno, Giovanni Spampinato, Mauro De Mauro, Cosimo Cristina, Giuseppe Alfano, Giuseppe Impastato, Giuseppe Fava e Mario Francese. In silenzio, senza particolari richiami, abbiamo celebrato tutte le vittime tra gli alberi piantati nel terreno confiscato alla mafia. E il 3 maggio a Venezia l'Unci, come avviene ormai da 11 anni, ricorderemo non solo tutti i giornalisti uccisi da mafie e terrorismo ma anche i colleghi che sono stati feriti in agguati organizzati da gruppi terroristici italiani come Franco Piccinelli, Antonio Garzotto, Leone Ferrero, Luigi Necco, Indro Montanelli, Emilio Rossi, Guido Passalacqua, Massimo Puddu, Antonio Cocozzello e Giuseppe Fossati". Per il presidente della sezione distrettuale dell'Anm di Palermo, il giudice Giovanna Nozzetti, "non bisogna mai stancarsi di ricordare le vittime innocenti - uomini e donne coraggiosi, semplici cittadini, bambini - sacrificate in nome delle bieche logiche, degli interessi, dell'avidità, delle consorterie mafiose. Ma occorre anche essere ben consapevoli che senza un costante e convinto impegno collettivo che, dalla politica e dalle istituzioni tutte, coinvolga l'intera società civile, la memoria resta un puro esercizio intellettuale". La scelta del 21 marzo non è stata casuale. Infatti si è svolta a Foggia la XXIII Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, promossa da Libera e Avviso Pubblico. 
 
ANSA

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