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Così il tribunale Firenze ha motivato revoca carcere indagati
Firenze. Nessuna sussistenza "di alcuna struttura qualificabile come associazione di tipo mafioso". Lo scrivono i giudici del tribunale del riesame di Firenze, illustrando le motivazioni che hanno potato alla revoca della misura della custodia cautelare in carcere per alcuni degli indagati accusati di associazione a delinquere di stampo mafioso, nell'inchiesta su una presunta organizzazione criminale cinese che il 18 gennaio scorso ha portato a 33 arresti tra Italia, Francia e Cina. Secondo i giudici, nel corso delle indagini sono stati accertati "singoli episodi delittuosi o attività delittuose anche di una maggiore ampiezza, ma riferibili a specifici soggetti", e non "a una pluralità di concorrenti e con il carattere di una certa costanza, così da consentire di desumere un programma delittuoso comune". Revocata la misura della custodia cautelare in carcere anche per Zhang Naozhong, per il quale sono stati disposti gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, da scontare nella sua casa di Roma.

ANSA

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