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borrometi paolo al pcPalermo. I cronisti italiani al fianco di Paolo Borrometi. Il giornalista siciliano minacciato dalla mafia, e sotto scorta da diverso tempo, oggi è stato ascoltato in un'aula del tribunale di Ragusa nell'udienza dibattimentale del processo contro Venerando Lauretta, 48 anni, di Vittoria (Rg) accusato di minacce aggravate dal metodo mafioso, dalla continuità e dalla recidiva formulate attraverso social network nei confronti di Borrometi, in qualità di direttore della testata online "La spia". Per l'Unione cronisti nell'aula del Tribunale era presente Francesco Nania, componente del Consiglio direttivo dell'Unci Sicilia. Erano presenti a Ragusa, tra gli altri: il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti, il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso, il segretario regionale dell'Assostampa siciliana, Alberto Cicero, i rappresentanti dell'Usigrai ed il presidente dell'Ordine dei Giornalisti di Sicilia, Riccardo Arena. "Paolo Borrometi - ha dichiarato il presidente nazionale dell'Unci, Alessandro Galimberti - rappresenta il prototipo del cronista locale che, raccontando le vicende apparentemente minori della propria comunità, va dritto al cuore del problema della criminalità comune, organizzata e mafiosa. Proprio per questo l'Unci due anni fa ha portato la sua vicenda all'attenzione dei media nazionali. Siamo tutti vicini a Paolo Borrometi in questa su battaglia per la libertà, per la democrazia e per la civiltà". "Paolo Borrometi sa perfettamente - ha sottolineato il vice presidente nazionale dell'Unci, Leone Zingales - che tutti i cronisti sono con lui e non lo lasceranno solo. Stamane ho invitato personalmente Borrometi a partecipare ad un incontro dibattito sul tema dei cronisti minacciati che l'Unci organizzerà nel mese di novembre a Palermo. Le minacce e le intimidazioni non scalfiranno il cammino di Borrometi e dei cronisti che, come lui, hanno a cuore la legalità e la verità". "Anche oggi - ha dichiarato il presidente dell'Unci Sicilia, Andrea Tuttoilmondo - testimoniamo la nostra vicinanza ed il nostro impegno al cronista Paolo Borrometi. Vicinanza e sostegno che l'Unione Cronisti esprime quotidianamente nei confronti di tutti i colleghi che, impegnati ad informare con serietà, coscienza e coraggio l'opinione pubblica, incontrano sulla loro strada chi, con minacce e vili gesti intimidatori, vorrebbe costringerli al silenzio". "Ringrazio l'Unione cronisti - ha detto Borrometi rispondendo a Zingales che lo ha contattato stamane telefonicamente - per la vicina e per l'affetto. Sarò sicuramente con voi a Palermo in occasione del dibattito che state organizzando. Grazie ancora per la solidarietà".

ANSA

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