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Il collaboratore dell'Arena di Giletti aveva realizzato un video sui bovini "abusivi" dell'Aspromonte
Vacche, imbrattamenti e 'ndrangheta. Un insolito miscuglio quello al centro di uno scambio di accuse tra il massmediologo Klaus Davi e Carmelo Nino Gullace, quest'ultimo arrestato lo scorso anno a Toirano per un giro d'usura e oggi residente in Calabria. Gullace, da tempo sotto la lente delle indagini di DIA e carabinieri sulla criminalità organizzata, è ritenuto contiguo alla cosca “Raso-Gullace-Albanese”.

L'uomo ha presentato presso il tribunale di Palmi una querela contro Davi, accusandolo di avere imbrattato con una "N" la facciata della villa in cui abita a Civitanova. Il collaboratore di Giletti per "L'Arena" aveva realizzato un videoservizio sulle cosiddette vacche sacre, i bovini della 'ndrangheta che pascolano liberi danneggiando coltivazioni private (qui il video). In quell'occasione, Davi avrebbe tracciato una "N" sulla parete della casa del querelante.

"Quel giorno siamo andati a realizzare un servizio nel quale denunciavamo gli abusi operati attraverso le vacche sacre nella zona dello Zomero e poi effettivamente siamo andati davanti a casa sua e a quelle dei membri del clan", riferisce Davi.

Questa invece la descrizione del servizio: "Cinquecento tra tori e vacche pascolano abusivamente in tutta l'area del Parco Nazionale d'Aspromonte e nelle zone ad esso limitrofe, oltre 64.000 ettari di terra, distruggendo i campi, pubblici e privati di quelle zone, nelle quali agricoltori, cooperative e volontari si dedicano a coltivazioni d'eccellenza: dall'ulivo al mirtillo, dal nocciolo all'origano e molto altro. Lo spot, realizzato con l’ausilio del network televisivo calabrese RTV, ritrae Klaus Davi e Alberto Micelotta avvicinarsi a numerosi capi di bestiame e spruzzarli di vernice rossa. Il filmato contestualizza anche la piaga delle vacche attraverso le parole del testimone di giustizia Nino Cento".

Gullace è stato denunciato da Nino Cento per estorsione e minacce ed è imputato nel processo "Alchemia" che lo scorso mercoledì ha visto celebrarsi un’udienza. Strozzinaggio e intimidazione, invece, erano alla base dell'inchiesta che due anni fa aveva condotto agli arresti Nino Gullace quando ancora risiedeva a Toirano, al termine delle indagini della Direzione investigativa antimafia e dell'Arma sugli interessi 'ndranghetisti nel Savonese. Klaus Davi ha già ricevuto in passato querele e diffide per le sue attività di informazione e sensibilizzazione sulla 'ndrangheta.

savonanews.it

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