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Un'intera giornata dedicata alla memoria di Giovanni Falcone
ROMA. Il 23 maggio 1992, morirono nella strage di Capaci il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta. Nel venticinquesimo anniversario della strage, martedì 23 maggio, Rai Cultura ripercorre alcuni tra i momenti più drammatici della nostra storia, dedicando la programmazione dell'intera giornata di Rai Storia al giudice simbolo della lotta contro la mafia e agli uomini e alle donne che hanno dato la vita per la lotta alla criminalità organizzata. In particolare, alle 14.00 in "MAXI. Il Grande Processo a Cosa Nostra" il Presidente del Senato, Pietro Grasso, all'epoca degli avvenimenti Giudice a latere del procedimento, introduce il più grande processo alla mafia mai realizzato in Italia e in tutto il mondo. Il documentario propone riprese inedite dell'archivio del Maxiprocesso, custodito a Corleone, numerose ricostruzioni, immagini aeree di Palermo e riprese della città in altissima definizione, con una elaborata confezione grafica di particolare impatto visivo. Nell'arco di tutta la giornata saranno, inoltre, proposte pillole con immagini inedite e digitalizzate, selezionate tra le oltre 1400 ore di riprese RAI del Maxiprocesso. A mezzanotte, e in replica alle ore 5.30, 08.30, 11.30, 14.00 e alle 20.10, "Il giorno e la Storia" ricostruisce la strage di Capaci. Alle 8.50 il professor Salvatore Lupo ripercorre, invece, a "Il tempo e la Storia" la strage di Portella della Ginestra. Alle 9.30 nel doc "Un fatto umano - Le parole di Giovanni Falcone", Franco Roberti Procuratore Nazionale Antimafia fa ritratto di Giovanni Falcone. Alle 10.30 il doc "Rosario Livatino - il ragazzo con la toga", racconta la vicenda di un altro giudice ucciso da Cosa Nostra, mentre alle 12.00 il "Antonino Caponnetto - padre del pool antimafia" racconta l'uomo che, a capo dell'Ufficio Istruzione del Tribunale di Palermo, seppe raccogliere il testimone da Rocco Chinnici, assassinato nel 1983. Alle 12.30 è la volta di "Vera Pegna. Una compagna che sfidò la mafia" una storia di impegno politico e di lotta alla mafia nella Sicilia degli anni '60. Alle 14.30 torna "Il Tempo e la Storia" con il professor Salvatore Lupo che racconta la prima guerra di mafia negli anni 1962-1963. Alle 15.00, "Pietro Scaglione - la prima vittima" pone l'obiettivo sulla morte del Procuratore Pietro Scaglione, assassinato a Palermo il 5 maggio 1971. Alle 16.00 "Pio La Torre - per tutta una vita" ripercorre la vicenda di Pio La Torre, ucciso il 30 aprile 1982, che non riuscì a vedere approvata la legge che porta il suo nome e che cambiò i rapporti di forza tra Mafia e Stato. Alle 17.00 e alle 18.00 si ricordano due uomini delle forze dell'ordine uccisi dalla mafia con i doc "Boris Giuliano, un commissario a Palermo" e "Generale: rivivendo Carlo Alberto Dalla Chiesa". Alle 19.00 con "Mafia. Affari Sporchi in Europa" si parla di 'ndrangheta, l'organizzazione criminale italiana meno conosciuta, e allo stesso tempo più capillare e potente in questa epoca storica. Alle 20.30 "Il Tempo e la Storia" ripercorre le stragi di mafia, da Capaci agli attentati di Firenze, Milano e Roma. Alle 21.10, "Diario Civile" si occupa della storia del giornale L'Ora, intrecciata con quella della città di Palermo e con la carriera di tantissimi giornalisti diventati famosi. Alle 22.40 con il doc "Vite contro la mafia" che racconta il lavoro di Giuseppe Marrazzo, che ha formato generazioni di giornalisti, e che ha soprattutto indicato la strada svelando segreti e retroscena della vita criminale italiana. La giornata si chiude alle 23.30 con il doc "Io mi ricordo Paolo Borsellino", uno speciale dedicato al magistrato italiano, Paolo Borsellino che perse la vita nella strage di via D'Amelio, il 19 luglio 1992. Il Procuratore Nazionale Antimafia Franco Roberti ricorda l'impegno e l'eredità ricevuta dal giudice Paolo Borsellino e l'importanza del metodo investigativo del pool antimafia.

Ansa

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