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grasso pietro c emanuele di stefanoPresidente Senato commenta le foto di Letizia Battaglia
Roma. "Ora è molto più pericolosa perché sommersa. Quelle reti criminali di allora e quei metodi mafiosi continuano a esistere". A lanciare l'allarme è il presidente del Senato, Pietro Grasso, che commenta in diretta radiofonica su Radio1 "La radio ne parla", trasmissione diretta da Ilaria Sotis, la mostra fotografica di Letizia Battaglia su Palermo e la mafia allestita al Maxxi di Roma. "Rivedendo queste immagini - racconta Grasso - ho fatto un bel salto indietro nella mia vita. Quei morti per terra che insanguinavano le strade di Palermo mi hanno spinto a cercare nel mio lavoro qualcosa di concreto anche per aiutare tutti quei cittadini che la mafia voleva rendere schiavi". Gli scatti di Letizia Battaglia sono lo spunto per Grasso per ripercorrere la sua vita di magistrato. Così ricorda di quando fece il sopralluogo sulla scena dell'omicidio di Piersanti Mattarella.
"Lui non c'era più - spiega Grasso raccontando di Piersanti Mattarella - il presidente della regione era stato portato, in un ultimo disperato tentativo di salvarlo, al pronto soccorso di villa Sofia. Così feci il sopralluogo sulla macchina e sul luogo dell'attentato". Ma anche Letizia Battaglia si ricorda di Grasso allora giovane procuratore: "Era un giovanottino bruno, agile e bellino, ma lui non ci guardava neanche a noi fotografi...". E dopo aver commentato scatti storici come quello della vedova di Vito Schifani che chiedeva agli assassini del marito di mettersi in ginocchio o quello sull'Aula bunker di Palermo ("Ho vissuto per 21 mesi in quell'aula bunker con le foto dei mafiosi"), il presidente del Senato spiega che secondo lui ora l'immagine della "mafia di oggi" potrebbe essere quella che immortala "un edificio moderno con tanti impiegati che lavorano" perché lui non crede che ci siano più le facce e i "riti di iniziazione" di un tempo. Adesso se adesso, osserva, "la mafia è molto più pericolosa, perché sommersa. E non più impegnata nelle sanguinose guerre interne di una volta" anche se "reti criminali e metodi sanguinari continuano a sussistere". "Abbiamo vissuto in Italia tempi drammatici che siamo riusciti a superare con la forza del diritto e della legge e questo ci deve fare ben sperare - afferma Grasso guardando al futuro - ho fiducia che l'Italia e gli italiani e anche la politica buona, che c'è, sapranno recuperare. Sono certo che si arriverà ad avere un'Italia bella e felice così come Piersanti Mattarella si immaginava che un giorno sarebbe stata la Sicilia”.

ANSA

Foto © Emanuele Di Stefano

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