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Sentenza su Tagliavia potrà chiarire anche 'trattativa'
FIRENZE. "Sono 23 anni che aspettiamo la verità sulla strage di via dei Georgofili del 27 Maggio 1993 , aspetteremo anche un altro mese". Così Giovanna Maggiani Chelli, presidente dell'Associazione tra i familiari delle vittime dell'attentato di via dei Georgofili a Firenze dopo che la sentenza della Cassazione per Francesco Tagliavia, condannato all'ergastolo in un processo di appello bis, "a sorpresa, per ragioni di difficoltà della materia - dice Maggiani Chelli - sarà emessa il 20 Febbraio". "Un mese di tempo - aggiunge - per stabilire se il capo famiglia di Cosa nostra sapesse o meno che Lo Nigro, Giuliano e Barranca stavano per venire a Firenze ad ammazzare i nostri figli con 277 chili di tritolo caricati nel magazzino di casa sua". "Come mai tanto tempo - chiede però Maggiani Chelli - per vedere scritto sulla carta bollata della Cassazione che Spatuzza è attendibile? E la trattativa c'è stata? Perché di questo si tratta, di un processo quello a Tagliavia che non solo chiama in causa nella strage il pescivendolo straricco palermitano, ma soprattutto chiarisce bene a quale sopruso siamo stati sottoposti da una orda di barbari mafiosi che hanno creduto in chi gli aveva promesso che sarebbe stato annullato il 41 bis e tanto altro ancora".

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