Erano accusati di far parte della confraternita criminale dei Black Axe
Tentato omicidio, rapina, lesioni, spaccio ed estorsione: con queste accuse, la seconda sezione del tribunale di Palermo ha condannato tre componenti della confraternita dei Black Axe, che a lungo hanno seminato il terrore fra i vicoli di Ballarò. Dodici anni e 4 mesi anni per Austine Johnbull, considerato il capo della banda; 10 anni e 8 mesi per Vitanus Emetuwa; 10 anni e 6 mesi per Nosa Inofogha. E' stato invece assolto Osamwey Evans, che era accusato solo di rapina.
Agli imputati veniva contestato anche il pestaggio avvenuto la sera del 27 gennaio 2014. Due nigeriani rimasero gravemente feriti. Le indagini, condotte dalla squadra mobile, sono state particolarmente complesse, si sono basate su alcune intercettazioni e sulla denuncia di una delle vittime del pestaggio, che però poi in aula ha parzialmente ritrattato. Ai condannati è stata comunque riconosciuta l'aggravante della commissione del reato col metodo mafioso.
palermo.repubblica.it