Dopo il clamoroso arresto del mafioso calabrese, latitante, secondo in ordine di importanza di pericolosità, il Ministro dell’Interno fa sapere che alla giustizia non si sfugge e il Capo del Governo si compiace dell’operazione delle forze dell’ordine.
Non possiamo gioire in eguale misura noi, i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili!
Infatti sono 23 anni che sfugge alla giustizia Matteo Messina Denaro, il latitante siciliano che con 277 chili di tritolo voleva far saltare gli Uffizi e invece il 27 Maggio 1993 ha fatto saltare in aria i nostri figli.
Siamo costernati davanti alla latitanza di un criminale di una pericolosità inaudita che ha distrutto la nostra vita quando ci ha ucciso e invalidato i figli in nome e per conto di una ignobile trattativa Stato Mafia.
Un criminale terrorista Matteo Messina Denaro, per il mancato arresto del quale non c’è nessuna giustificazione e quindi riteniamo per ora non vero che “alla giustizia non si sfugge”, dopo che il mafioso stragista è stato condannato all’ergastolo per strage eversiva terroristica e ancora gira libero per il mondo.
Si sfugge alla giustizia eccome, quando il rischio è che le coperture di cui gode Matteo Messina Denaro possano trovarsi fra gli scranni del Parlamento.
Giovanna Maggiani Chelli
Presidente
Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili