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di AMDuemila
Morti salgono a 154. Oltre 5mila i feriti

Mentre i soccorritori continuano a scavare tra le macerie ed il tragico bilancio di morti (conto giunto a 154) e feriti (oltre 5mila) continua a salire, la possibilità che non si sia trattato di un incidente diventa qualcosa di più di una teoria che circola su internet e tra i cittadini. Il presidente libanese, Michel Aoun, ha scritto su Twitter che due potrebbero essere le ragioni della deflagrazione del deposito pieno di nitrato d'ammonio: "negligenza" o "un'interferenza esterna tramite missili o razzi".
Il giorno dopo l'incontro con il presidente francese, Emmanuel Macron, Aoun ha fatto sapere di avergli chiesto "foto aeree in modo da poter determinare se ci fossero aerei nel cielo o missili. Se queste immagini non sono disponibili dai francesi, le richiederemo ad altri Paesi".
Come scritto dal sito del quotidiano An Nahar il presidente libanese ha respinto le richieste di un'inchiesta internazionale sulle esplosioni di martedì, compresa quella del presidente francese Emmanuel Macron durante una visita in Libano. Le richieste per un'inchiesta internazionale puntano a "distorcere la verità", ha aggiunto Aoun, sottolineando che ogni verdetto perde di significato se richiede troppo tempo per essere emesso.
Dunque le indagini proseguiranno a 360°. Nelle ore immediatamente successive al disastro, sia fonti israeliane che esponenti di Hezbollah avevano smentito le tesi, che iniziavano a circolare, su un possibile coinvolgimento dello Stato ebraico. Il "partito di Dio", accusato da Israele di voler utilizzare il nitrato per fabbricare esplosivi, non poteva, del resto, puntare il dito su Tel Aviv, giacché le dinamiche del conflitto tra Israele e miliziani sciiti avrebbero previsto in tal caso una risposta durissima. Subito dopo l'esplosione la televisione libanese Lbc aveva riportato i racconti di testimoni che avevano affermato di aver visto un missile colpire il porto o addirittura "aver udito un aereo".
Al contempo il leader degli Hezbollah libanesi, Hassan Nasrallah, ha smentito con forza che l'esplosione sia stata causata dalla deflagrazione di armi depositate nel porto di Beirut.

Foto © Imagoeconomica