di Maria Rosaria Ingenito Gargano*
Presidente Conte, a questo successo ottenuto in Europa le proponiamo di aggiungerne un altro: debelli le mafie con tutti gli strumenti normativi necessari, idonei ad integrare quelli esistenti; si continui a procedere con la desecretazione degli atti di riferimento; si affidi ai magistrati che hanno fatto in modo inequivocabile la lotta alla mafia e non a quelli adusi a fare i doppi giochi. Ce ne vorrebbero di più come loro, l’importante è agire, poi qualcosa potrà e dovrà cambiare; accenda i riflettori all’interno di altre realtà istituzionali e poi ne scopriremo delle belle!
Altro punto nodale sul quale richiamiamo la sua attenzione consiste nella necessità di mettere a punto norme stringenti che impongano ai partiti di candidare persone affidabili, incensurate e che comunque non abbiamo legami con ambienti discutibili.
Se queste proposte saranno accolte e da lei tradotte nei fatti, l’ampio consenso di cui già gode subirà un’impennata che segnerà la storia di questo paese - sì da farlo divenire il pioniere nella vera lotta alla mafia ed alla corruzione anche al di fuori dei nostri confini, in Europa ed anche a livello internazionale - l’Italia è oggi un paese martoriato perché avviluppato dai gangli della mafia, della corruzione, della criminalità organizzata, dai politici corrotti e dai servitori dello stato indegni di farne parte. Nulla è impossibile se si vuole realmente!
*Il Segretario nazionale dell’Unadir
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