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di AMDuemila
"Vicenda segnata da lati oscuri ed errori giudiziari"

Il gip di Roma Andrea Fanelli ha rigettato la richiesta di archiviazione avanzata dal pm della Capitale, Elisabetta Ceniccola, dell'indagine relativa all'omicidio della giornalista Ilaria Alpi e dell'operatore Miran Hrovatin, avvenuto il 20 marzo del 1994 a Mogadiscio, in Somalia, disponendo altri sei mesi di indagini. "In una vicenda segnata da tanti lati oscuri e financo da errori giudiziari - scrive il Gip - l'approfondimento, condotto senza riserve, degli ulteriori temi di indagine appare essenziale al fine di cercare di dare una risposta alla domanda di giustizia attesa ormai da 25 anni dai familiari delle persone offese e da tutti i cittadini interessati a conoscere la verità". "L'attività di indagine deve essere completa, esauriente ed approfondita tanto più in relazione a vicende come questa, assai complesse costellati di episodi quantomeno singolari se non addirittura dolosi, che hanno reso assai più arduo l'accertamento della verità dei fatti", si legge ancora nel documento. Il giudice, accogliendo in buona parte le istanze presentate dalle parti offese. Si tratta della seconda volta che la richiesta di archiviazione viene respinta dal gip della Capitale che, in questo caso, ha disposto che venga ascoltato il direttore dell'Aisi al fine di verificare la "persistenza del segreto" sull'identità dell'informatore di cui si fa riferimento in una nota del Sisde del 1997. Il giudice, inoltre, ha chiesto alla procura accertamenti in relazione al ritardo con cui è stata trasmessa, nell'aprile del 2018, da Firenze la trascrizione di una intercettazione tra due cittadini somali in cui i due parlando di quanto avvenuto a Mogadiscio affermano che Ilaria "è stata uccisa dagli italiani". Infine, ha disposto di acquisire atti relativi al fascicolo di indagine sulla morte del giornalista Mauro Rostagno, ucciso dalla mafia nel 1988.
Contro l'archiviazione si erano espressi i familiari della giornalista oltre Fnsi, Usigrai e Ordine dei giornalisti difesi dall'avvocato, Giulio Vasaturo. "Quello che ci fa piacere è che il grido di Giorgio e Luciana Alpi, il papà e la mamma di Ilaria che purtroppo non ci sono più, sia stato raccolto anche dai magistrati che con senso di responsabilità non hanno archiviato l'inchiesta" hanno commentato all'agenzia Agi Beppe Giulietti, il segretario nazionale di Usigrai, Vittorio di Trapani e il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lo Russo. "Il risultato è stato raggiunto anche grazie ad una iniziativa tenace e unitaria - hanno aggiunto i tre - che ha visto insieme la Fnsi, il #Nobavaglio, Articolo 21 e Usigrai, ma anche alcune associazioni tra cui Libera".

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