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di AMDuemila
Il governo dice si alla Tav Torino-Lione. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha spiegato in una diretta Facebook la posizione dell'esecutivo sull'opera. "Sono intervenuti fatti nuovi di cui dobbiamo tenere conto, nella risposta che venerdì il governo dovrà dare per evitare la perdita dei finanziamenti europei. L'Europa si è detta disponibile ad aumentare il finanziamento. - ha spiegato il presidente - Per la tratta nazionale l'Italia potrebbe beneficiare del finanziamento del 50 per cento. Ulteriori finanziamenti saranno disponibili grazie all'impegno del ministro Toninelli, che ringrazio pubblicamente". Conte ha poi continuato: "Il 18 giugno 2019 la Francia si è espressa a favore dell'opera. Se volessimo bloccare l'opera non lo potremmo fare, condividendo questo percorso con la Francia. Non potremmo confidare sul mutuo dissenso degli altri protagonisti, Francia e Europa. A queste condizioni solo il Parlamento potrebbe adottare una decisione unilaterale viste anche le leggi di ratifica adottate dalle Camere. La decisione di non realizzare l'opera non comporterebbe solo la perdita dei finanziamenti, ma anche tutti i costi derivanti dalla rottura dell'accordo con la Francia. L'impatto finanziario per l'Italia è destinato a cambiare per l'apporto della Unione europea e potrebbe ulteriormente ridursi con la Francia. Il governo italiano è impegnato con la massima attenzione per questo nuovo riparto che non è ancora garantito. I fondi europei sono soltanto per il Tav, non realizzarlo costerebbe molto più che completarlo. Lo dico pensando all'interesse nazionale, unica stella polare di questo governo. Questa è la decisione del governo, ferma restando la sovranità del Parlamento".
La decisione, ha visto da una parte l'esultanza della Lega, che si è detta sempre favorevole all'opera, ma dall'altra ha creato scompiglio nel M5s che è sempre stata contraria. A intervenire sulla questione è stato il senatore M5s, presidente della commissione Antimafia, in diretta su Facebook: Il Tav “in Val di Susa è pura follia. In un momento in cui tutti quanti acquistiamo attraverso l’e-commerce” o si parla di intelligenza artificiale, “scavare da l’idea di essere abbarbicati ad una idea fisica, muscolare di progresso. Questo non è il M5s”.
Morra ha sottolineato che “quello che è successo ieri sulla Tav mi e sembrato un passaggio infelice”. Per questo “chiedo a tutti di usare la nostra testa. Sappiamo tutti che qua dentro ci possono essere parole guerriere”. E poi ha aggiunto: “Dapprima sul mandato zero e poi sulla questione Tav a me sembra ci sia un po’ di confusione”. “Se il Movimento 5 stelle è valori, idee e persone - ha spiegato - che in coerenza portano avanti, se il M5s è questo allora dobbiamo chiuderci in silenzio, ragionare e fare la scelta più adeguata”. Per il presidente della commissione parlamentare antimafia “che sia in Val di Susa o in Val di Noto non è accettabile che si receda da certe nostre posizioni”. Ecco, io “qua ho una cravatta normale, ma per molto tempo ho portato una cravatta No Tav e con convinzione. Prossimamente mi vedrete di nuovo con quella cravatta e spero con me anche tanti altri”. Morra ha poi concluso: “Beppe e Gianroberto ci hanno insegnato che prima vengono i diritti delle persone poi i diritti degli azionisti, la ricerca del profitto. Noi non siamo sostenitori di una ideologia mercatista, noi vogliamo il rispetto delle persone”.

Foto © Imagoeconomica

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