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orioles riccardo brindisi reportFava: “Prima volta una vita spesa per scrivere sulle mafie e sui suoi innominabili amici è considerata titolo di merito civile”
di AMDuemila

Roma.
Riccardo Orioles, giornalista da sempre impegnato in battaglie antimafia, ha ottenuto i benefici della legge Bacchelli. Lo rende noto don Luigi Ciotti dal palco di Locri dove si sta svolgendo la XXII Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, promossa da Libera e Avviso Pubblico.
Riccardo Orioles, uno dei giovani formati da Pippo Fava nella redazione de I Siciliani, rappresenta l’etica del giornalismo libero dai condizionamenti e interessato solo dalla ricerca di verità” ha detto il presidente di Libera annunciando a tutti la notizia del riconoscimento al giornalista della legge Bacchelli. Riconoscimento chiesto a gran voce dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Libera ed altre associazioni:
Claudio Fava, vicepresidente della Commissione Antimafia nonché figlio di Pippo Fava e collega, al tempo de I Siciliani, di Orioles, ha reso nota la notizia nei social network. “Oggi, 21 marzo, giornata della memoria: che per una volta non è solo esercizio della memoria ma si fa cronaca e storia. - si legge nel suo profilo Facebook - Per la prima volta una vita spesa per scrivere sulle mafie e sui suoi innominabili amici è considerata titolo di merito civile, non di solitario accanimento".
"Con Riccardo, quel merito - prosegue Fava - lo assume una generazione di giornalisti e di cittadini che in questi 35 anni hanno avuto il coraggio di schierarsi, di resistere, di non arretrare mai. Con lui oggi ci sono "I Siciliani". E c'è anche il segno di Giuseppe Fava che quel giornale volle e che non fu mai solo un giornale. Un pensiero - mi sia concesso - va anche a chi, durante questi anni, ha inutilmente cercato di soffocare quella storia fingendo che non fosse mai esistita. Le ragioni dell'indecenza hanno sempre il fiato sporco e corto".
Il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti, il segretario generale e il segretario aggiunto, Raffaele Lorusso e Carlo Parisi, e il delegato ai progetti per la legalità del sindacato dei giornalisti, Michele Albanese in una nota ringraziano “chi ha voluto, promosso e firmato la petizione popolare, ai presidenti delle Camere che l'hanno sostenuta e al presidente del Consiglio che ha dato il via libera conclusivo e decisivo".

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