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di Giorgio Bongiovanni - 17 aprile 2011
Un giorno sapremo la Verità sui veri mandandi dell'assassinio di questo giornalista pacifista che denunciava l'oppressione di Israele ai danni del popolo di Gaza, cioé quale ruolo hanno avuto i servizi del Mossad in questa barbara uccisione.



Come sempre le reazioni ipocrite dei capi di stato occidentali e dell'onu offendono la nostra intelligenza quando annunciano falsa solidarieta' al pacifista ucciso.
Vittorio Arrigoni e' un martire della Giustizia che disturbava il regime israeliano denunciando i suoi crimini.
Non e' indispensabile essere Cristiani-Cattolici per amare Cristo, e' sufficiente amare gli indifesi e difendere loro dalle ingiustizie per avere Cristo nel Cuore. Cosi e' Vittorio Arrigoni. 
Questo ho scritto per onore alla Verita'.


In memoria di Vittorio Arrigoni
“Prendi dei gattini, dei teneri micetti e mettili dentro una scatola” mi dice Jamal, chirurgo dell’ospedale Al Shifa, il principale di Gaza, mentre un infermiere pone per terra dinnanzi a noi proprio un paio di scatoloni di cartone, coperti di chiazze di sangue. “Sigilla la scatola, quindi con tutto il tuo peso e la tua forza saltaci sopra sino a quando senti scricchiolare gli ossicini, e l’ultimo miagolio soffocato.” Fisso gli scatoloni attonito, il dottore continua “Cerca ora di immaginare cosa accadrebbe subito dopo la diffusione di una scena del genere, la reazione giustamente sdegnata dell’opinione pubblica mondiale, le denunce delle organizzazioni animaliste…” il dottore continua il suo racconto e io non riesco a spostare un attimo gli occhi da quelle scatole poggiate dinnanzi ai miei piedi. “Israele ha rinchiuso centinaia di civili in una scuola come in una scatola, decine di bambini, e poi l'ha schiacciata con tutto il peso delle sue bombe. E quale sono state le reazioni nel mondo? Quasi nulla. Tanto valeva nascere animali, piuttosto che palestinesi, saremmo stati più tutelati.”
A questo punto il dottore si china verso una scatola, e me la scoperchia dinnanzi. Dentro ci sono contenuti gli arti mutilati, braccia e gambe, dal ginocchio in giù o interi femori, amputati ai feriti provenienti dalla scuola delle Nazioni Unite Al Fakhura di Jabalia, più di cinquanta finora le vittime. Fingo una telefonata urgente, mi congedo da Jamal, in realtà mi dirigo verso i servizi igienici, mi piego in due e vomito.
Vittorio Arrigoni, Gaza, 8 gennaio 2009

Tratto da: beppegrillo.it



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