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Sì riunisce d'urgenza il consiglio di sicurezza dell'Onu
Assassinata in un attentato la leader dell'opposizione pakistana Benazir Bhutto.

Secondo la ricostruzione la leader filo occidentale, impegnata in un comizio a Rawalpindi in vista delle elezioni del prossimo 8 gennaio, sarebbe stata avvicinata da due kamikaze che dopo averle sparato con cinque colpi di kalashnikov si sono fatti esplodere. La donna è stata trasportata in ospedale ma i soccorsi si sono rivelati inutili. L'agguato sarebbe stato rivendicato da Al Qaida e sarebbe stato ordinato direttamente dal numero due dell'organizzazione terroristica Al Zawahiri. «Abbiamo eliminato il più importante asset (elemento prezioso) nelle mani degli americani», ha detto il portavoce Sheikh Saeed. Con lei sono morte altre 20 persone. Non era la prima volta che la Bhutto subiva attentati. Primo ministro del Pakistan tra il 1988 e il 1990 e tra il 1993 e il 1996 è stata la prima donna a guidare un paese islamico. Quando lo scorso 18 ottobre era rientrata nel Paese, dopo otto anni di esilio in Inghilterra, il suo corteo presidenziale fu oggetto di un attentato kamikaze che costò la vita a 140 persone. Miracolosamente in quell'occasione restò illesa. Condanna unanime da Onu, Ue e Usa. Il presidente Bush ha definito il gesto un "atto codardo contro la democrazia". Di "cieca furia del terrore che ha portato ancora sangue e dolore in Pakistan, una terra già troppe volte martoriata dal fanatismo" ha invece parlato il presidente del consiglio italiano Romano Prodi. Mentre il presidente pakistano Musharraf richiama all'ordine e proclama tre giorni di lutto nazionale il marito della leader Asif Ali Zardari attacca: "E' opera del governo". La notizia della morte ha suscitato proteste e manifestazioni in tutto il Paese. Ed è stata accolta con grande preoccupazione da tutto il mondo al punto che il segretario generale dell' Onu Ban Ki-moon ha convocato una riunione d'emergenza del Consiglio di Sicurezza. La riunione del massimo organo esecutivo dell'Onu, presieduto per questo mese dall'ambasciatore italiano Marcello Spatafora, è prevista per le 17.00 GMT. L'ambasciatore degli Stati Uniti presso l'Onu, Zalmay Khalilzad ha dichiarato: "Questa riunione non è importante solo per il futuro del Pakistan, ma per il futuro di tutto il mondo". Questo attentato potrebbe in effetti portare ad un serio pericolo di destabilizzazione dell'area e degli equilibri mondiali, considerato che il Pakistan dispone anche di armamenti nucleari.

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