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spinelli-tsiprasdi Maurizio Sansone - 19 agosto 2014
Ci sono volte in cui viene voglia di strappare la tessera di giornalista perché è davvero difficile accettare di far parte dello stesso ordine di chi stravolge la realtà o la racconta solo in parte, con lo scopo deliberato di distruggere con la menzogna quello che non si ha la forza di distruggere con le idee.

Succede che Libero riporta che Barbara Spinelli, europarlamentare della Lista Tsipras, ha partecipato soltanto a 3 votazioni sulle 39 tenutesi a Bruxelles dall’inizio della legislatura. Dagospia fa il copia e incolla dell’articolo e rincara la dose con un titolo da querela.

A leggerla così sembrerebbe di trovarci di fronte a una ladra di soldi pubblici, a una truffatrice, a una che è stata eletta a Bruxelles per non andarci mai, per disonorare la memoria del padre e farsi i fatti suoi dall’esilio dorato della sua casa di Parigi. e sui social molti in buona fede ci cascano, poi ci sono gli avversari politici, gli ex uffici stampa in bikini, insomma, un po’ di gente che non aspetta altro che gettare fango, qualche quadro di Sel convinto che bisogna andare di là e non restare di qua.

Poi scopri che di queste 39 votazioni ben 34 si sono tenute lo stesso giorno e le restanti 5 il giorno prima. Allora vai a vedere se anche gli altri due eurodeputati italiani della Lista Tsipras hanno “marinato” il Parlamento europeo e scopri che è esattamente così.

Per ultimo, un giornalista che abbia appena un minimo di coscienza e di conoscenza del mestiere va a controllare in che giorno la Spinelli (e gli altri due europarlamentari) sono stati assenti. Se l’autore dell’articolo di Libero avesse fatto sul serio il suo lavoro avrebbe scoperto che quel giorno era il 17 luglio, che da tempo in quella data, da molto prima che venisse convocato il Parlamento, era stata indetta una conferenza stampa alla sede del Palamento europeo a Roma con Alexis Tsipras (non un convegno, una conferenza stampa a cui, tra l’altro, né Libero né Dagospia c’erano). Che la conferenza stampa si può tenere in quella sede (cioè gratis mentre altrove si paga) solo se a farne richiesta sono i parlamentari europei. Vedi le date e ricordi che il 17 luglio cominciava una due giorni italiana di Alexis Tsipras, il leader greco e ispiratore della Lista senza la quale né Barbara Spinelli né Eleonora Forenza né Curzio Maltese sarebbero a Bruxelles.

Insomma, il 17 luglio Barbara Spinelli non era a casa sua a Parigi, a sghignazzare alle spalle degli italiani che l’avevano votata per guadagnare uno stipendio più che sostanzioso senza fare nulla. Era a Roma, nella sede del Parlamento europeo in Italia, a un evento pubblico programmato molto prima della prima sessione di votazione del Parlamento di Bruxelles. E che gli altri europarlamentari, e probabilmente anche tutti i candidati che non sono stati eletti, sarebbero stati a Roma alla conferenza stampa con Tsipras piuttosto che a Bruxelles a votare,

Con i tempi che corrono nessun credito ai nostri politici, per carità, ma forse è un po’ presto per dire che uno è assenteista se è risultato assente solo per un giorno.

Tratto da: azione-civile.net

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