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ingroia-antonio--di Antonio Ingroia - 4 dicembre 2013
La sonora bocciatura della legge elettorale da parte della Corte Costituzionale, peraltro scontata, impone il ricorso immediato a nuove elezioni. È dal 2006 che si vota con questo sistema e sono già troppe, ben tre, le volte in cui il Parlamento è nominato dalla segreterie dei partiti e non è scelto dal popolo. È ora che si ponga fine a questa gravissima anomalia del sistema. Si torni finalmente a camere che rispecchiano la volontà popolare, senza premi di maggioranza incostituzionali e con i parlamentari scelti dagli elettori. Non andare a votare immediatamente significherebbe continuare a legiferare senza averne la legittimità. Anche prima lo si sapeva, sia chiaro, ma da oggi nessuno può continuare facendo finta di nulla.

E’ gravissimo che la classe politica che siede in Parlamento da tre legislature non abbia mai fatto nulla per modificare il porcellum. Sapevano tutti che mancava di rappresentatività ma a tutti faceva comodo. Per fortuna quell’epoca è finita e, dopo aver sospeso la democrazia per sette anni, si può finalmente rimediare tornando alle urne, l’importante è che lo si faccia in fretta.

Tratto da: azionecivile.net

 

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