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ingroia-antonio-web28di Antonio Ingroia - 2 novembre 2013
Qualcuno ricorderà che alle elezioni politiche Rivoluzione Civile candidò alla Camera Ilaria Cucchi, la sorella di Stefano Cucchi, morto in carcere. Ilaria oltre a rappresentare una risorsa per il movimento era stata scelta anche perché era ed è il simbolo di tante battaglie per i diritti dei detenuti.
Ecco, ho voluto ricordare questo episodio perché rappresenta esattamente la differenza tra quanto ha fatto il ministro Cancellieri e come invece si comporta Azione Civile: il privilegio per uno solo contro la ricerca e le battaglie dei diritti per tutti. Se davvero il ministro Cancellieri pensa che per motivi umanitari si possa dare una mano alla figlia di un amico (un amico per cui aveva lavorato suo figlio portandosi a casa una liquidazione milionaria) dovrebbe dimettersi immediatamente.

Ma offro al ministro un’alternativa: pubblichi il suo numero di cellulare sul sito del ministero della Giustizia in modo che ogni familiare di detenuto che abbia bisogno di attenzione per motivi umanitari, abbia la possibilità di contattare direttamente il ministro e essere aiutato. Sono certo che dopo meno di 24 ore la Cancellieri preferirebbe dimettersi.

Tratto da: azionecivile.net

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