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crozza-medicoPubblichiamo l’intervento di un genitore sull’ultimo episodio che riguarda il dott. Andolina…

Care Ienesicule,
chi scrive è la mamma di Rita, la bimba modicana di 17 mesi affetta dalla Malattia di Niemann Pick, autorizzata dal giudice del lavoro, lo scorso mese di gennaio, ad accedere alla cura del dottor Andolina, l’unica cura al mondo in grado di dare a mia figlia e a noi genitori una speranza.
Sono indignata nell’aver assistito al deplorevole spettacolo di Crozza relativo al suo intervento sul dottor Marino Andolina.
Un comico non può arrogarsi il diritto di fare spettacolo ledendo i diritti di tante persone che soffrono, tanti ammalati in primo luogo (fra i quali ci sono tantissimi bambini), tante famiglie di persone che stanno male, tante mamme e tanti papà disperati.
Una persona che fa spettacolo dovrebbe prima di aprir bocca informarsi, sapere come stanno esattamente le cose, schierarsi dalla parte dei più deboli, sfruttare la sua notorietà per fare del bene, lottare per ottenere importanti conquiste.
Una persona che fa spettacolo dovrebbe portare all’attenzione della comunità quelli che sono i problemi degli ammalati gravi, i problemi dei bimbi ammalati di malattie genetiche rare.
Purtroppo se non si è dentro al problema non si può capire, se non si è avuto a che fare con questi problemi non si può minimamente immaginare che la tal dottoressa di turno incaricata di comunicarti la terribile diagnosi di tua figlia, alla domanda: MA COME E’ POSSIBILE CHE DA QUANDO E’ STATA SCOPERTA LA MALATTIA DI MIA FIGLIA, 100 ANNI FA, ANCORA OGGI NON CI SIA ALCUNA POSSIBILITA’ DI CURA?, risponda “candidamente”: PURTROPPO NON CI SONO MOLTI CASI AL MONDO E QUINDI NON C’E’ L’INTERESSE A TROVARE UNA CURA”.
Ecco questo dovrebbe scandalizzarci .. dovrebbero essere messi alla berlina personaggi come la sopra citata dottoressa e non chi si adopera ogni giorno per curare e per dare speranza.
E allora mi piacerebbe dire al Signor Crozza che anziché ostacolare, ognuno di noi ha il dovere morale di aiutare, di ascoltare anziché fare orecchie da mercante, di informarsi anziché continuare a vivere nell’ignoranza, di dare una mano anziché inabissare, di focalizzare la verità anziché travisarla.
Ausilia.

3 febbraio 2013

Tratto da: ienesiciliane.it

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