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ingroia-tgcomtgcom24.mediaset.it - 27 gennaio 2013
A Tgcom24: "Frasi di Berlusconi su Mussolini? Offensive, Berlusconi è mio avversario ma non è pericoloso mentre Monti lo è".
Antonio Ingroia a Tgcom24 commenta il caso Monte dei Paschi di Siena. "Questa vicenda è un'ulteriore riprova di quanto male abbia fatto al paese l'intreccio tra politica e affari e il Pd non può essere esente da responsabilità politica. La magistratura è giusto che vada avanti, ma la questione è politica", ha detto Ingroia che critica le frasi di Berlusconi su Mussolini. "E' offensivo, è mio avversario ma non è pericoloso, mentre Monti lo è".

Nell'"Intervista della Domenica" curata da Alessandro Banfi su Tgcom24, Antonio Ingroia parla dello scandalo di Monte dei Paschi di Siena annunciando che al centro del programma elettorale del suo partito "Rivoluzione civile" c'è l'obiettivo di cacciare i partiti dai Consigli di amministrazione perché l'intreccio tra politica e affari è uno dei mali del Paese. Poi attacca Monti che qualche mese fa, ha dato quasi 4 miliardi di euro a Mps, la stessa cifra versata per l’Imu sulla prima casa dai cittadini. E sostiene che l'istituto di credito non deve essere salvata a spese dei cittadini.

Ad una domanda sui magistrati che si propongono di "redimere il mondo", Ingroia replica di non essere lui a proporsi come salvatore della patria, anzi "è Monti che ha detto di esserlo e ha portato più svantaggi che altro". In un momento come questo, prosegue, "in cui ci sono temi come la questione morale e i temi della legalità e della lotta alle mafie sono delle priorità, un magistrato non può dare una risposta alla politica?". Poi cita Giovanni Falcone, che fu criticato dai magistrati per il suo incarico semi-politico in collaborazione col ministro Martelli. "La storia ci insegna che, quando alcuni magistrati hanno avvertito l’esigenza di mettersi in un altro ruolo, i più spietati sono stati i magistrati stressi".

Quanto alle frasi di Silvio Berlusconi su Mussolini, Ingroia le ritiene offensive ma sostiene che il leader del Pdl "è debole e fiaccato e politicamente finito". Non lo considera un pericolo mentre dichiara che è molto più temibile Mario Monti: "Ha ridato credibilità all’Italia ma ripropone le stesse politiche di Berlusconi sotto altre vesti. È più pericoloso perché il Pd ha già stretto un patto a distanza. Monti è un tecnocrate che subordina la politica agli interessi dei grandi poteri finanziari europei".

Venendo al programma elettorale, se Rivoluzione Civile vincesse si occuperebbe, "nell’ordine, della legge sul conflitto di interessi, dell’abolizione delle leggi ad personam, di una riforma della giustizia perché sia più rapida ed efficiente, e infine di un piano straordinario per l’occupazione giovani, aggredendo i patrimoni illeciti dei corrotti e di mafiosi, che io so dove trovare", conclude Ingroia.

Tratto da: tgcom24.mediaset.it

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