di Nazareno Franchellucci*
Sinergia criminale e favori reciproci tra boss calabresi e vertici di Cosa nostra. Un'intesa antica che è riemersa in Corte d'Assise a Reggio Calabria nel processo «'Ndrangheta stragista» in cui si è affermato il patto di ferro tra la mafia palermitana e le 'ndrine reggine negli anni delle stragi continentali, delle bombe fatte esplodere a Roma, Firenze e Milano su ordine di Totò Riina per ricattare lo Stato che non intendeva indietreggiare su carcere duro e confische di beni.
Sono vicino all’Associazione Culturale Falcone e Borsellino e alla rivista ANTIMAFIADuemila che hanno organizzato l’evento ed esprimo la mia vicinanza al pm Giuseppe Lombardo e a tutti i magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria che, in questo momento storico importante, sono impegnati nella requisitoria del processo.
Ho voluto anch’io lasciare il mio piccolo contributo affinché tutti insieme possiamo dire basta, certo che quanto accaduto negli anni novanta possa rappresentare un monito per le generazioni future. Non dobbiamo mai dimenticare cosa accadde in quelle stragi dobbiamo trasmetterlo ai ragazzi di oggi affinché il ricordo rimanga vivo. Ricordare è un dovere verso quel periodo storico e verso le vittime di quel periodo storico affinché una simile aberrazione non si ripeta più.

* Sindaco della città di Porto Sant’Elpidio

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