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bandiera italiana con stemma rep itadi Paolo Borrometi
Vorrei ringraziarvi, persona per persona: mi avete sommerso d’affetto e non mi avete lasciato solo.
Diciamocelo chiaramente, quel tentativo di attentato è spaventoso, drammatico, terrificante, ma - volendo guardare il “bicchiere mezzo pieno” - dimostra che lo Stato è più forte, molto più forte.
Se sono vivo, lo devo ai Magistrati della Direzione Antimafia di Catania ed agli Inquirenti, di Siracusa e Ragusa, ai quali va il mio più grande ringraziamento e che non hanno smesso mai, neanche per un istante, di investigare e prevenire ciò che i clan vorrebbero fare: ammazzarmi. Ed ammazzarmi non tanto per mettere a tacere me, ma per evitare che le persone conoscano i loro sporchi affari.
Un grazie, enorme, alla mia Famiglia, ai miei amici ed ai colleghi che mi sono stati accanto. Un grazie ancora più forte a chi deciderà di riprendere le inchieste che ho realizzato, firmandole coralmente ed andando sul territorio a porre domande, così come abbiamo sempre chiesto ad un’unica voce, tutti insieme.
Una cosa posso assicurarvi, non me lo toglieranno il sorriso. Il sorriso di chi cerca di fare solo ed unicamente il proprio dovere.

Tratto da: articolo21.org