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guzzanti sabina c paolo bassanidi Sabina Guzzanti
La storia di Attilio Manca è davvero sconvolgente. Per chi non la sapesse la riassumo:
Un giovane chirurgo di 34 anni, che ha inventato una nuova tecnica molto efficace per operare il cancro alla prostata e per questo è considerato il miglior chirurgo italiano per questo intervento, viene chiamato per operare un certo signor Troia a Marsiglia.

Negli stessi giorni Bernardo Provenzano si opera a Marsiglia alla prostata.

Nemmeno un mese dopo il giovane chirurgo viene trovato morto a casa sua. Il corpo e il volto sono tumefatti, massacrati dalle ferite.
Come è morto secondo voi? Ammazzato di botte?
No. Secondo la polizia è morto di overdose. Eroina. Pensavate che i chirurghi si facessero semmai di coca per stare più concentrati? Che un eroinomane difficilmente potrebbe riuscire ad usare il bisturi?
Chi lo ha ucciso non si deve preoccupare di rispondere a domande logiche. Non si sono nemmeno preoccupati di informarsi se fosse mancino come in effetti era e gli hanno fatto l'iniezione sul braccio sbagliato.

Perché non si devono preoccupare? Perché sanno che ai familiari non sarà permesso di vedere il corpo. Che l'autopsia sarà fatta in modo molto approssimativo. E sanno che trattandosi di Provenzano, l'uomo con cui lo stato ha stipulato un patto, nessuno potrà chiedere giustizia per quell'assassinio.
Così oggi ai familiari è stato impedito perfino di costituirsi parte civile. E nonostante le prove schiaccianti il processo sulla morte di Attilio Manca è un processo per droga.
E tutto questo non accade tanti tanti anni fa quando c'era la mafia. Tutto questo succede nel 2004.

E a proposito di trattativa stato-mafia, c'è anche una piccola curiosità. Quando iniziò il processo Manca, arrivò un messaggio dal Presidente della Repubblica Napolitano che invitava il procuratore a sbrigarsi.
Come mai Napolitano si è interessato a che si chiudesse presto un processo che indaga su dei possibili spacciatori?

Ci sono tanti altri dettagli che non menziono ma che potete approfondire nel link allegato o nel libro di Lorenzo Baldo "Suicidate Attilio Manca".
O dove volete, le informazioni in rete si trovano.
Stiamo vicini ai familiari. Immaginatevi il loro strazio a trovasi così impotenti, ad aver subito una violenza così inaudita.

PS aggiungo che molto di quello che si sa lo si deve a "chi l'ha visto", tanto per dire la giustizia come funziona.

Tratto da: facebook.com/SabinaGuzzantiUfficiale

Foto © Paolo Bassani

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