di Roberto Galullo
Cari amici di questo umile e umido blog tre settimane fa (rimando al link a fondo pagina) ho cominciato ad analizzare l’audizione del sostituto procuratore nazionale antimafia Nino Di Matteo il 13 settembre davanti alla Commissione bicamerale presieduta da Rosy Bindi.
Ieri ho proseguito cominciando a descrivere gli spunti investigativi finora trascurati che il pm antimafia ha spiattellato alla Commissione presieduta da Bindi. Nel servizio di ieri (al quale rimando a piè di pagina) ho descritto la drammatica telefonata tra il pentito Santino Di Matteo e la moglie che non è stata più approfondita. Forse perché chiama in causa quei soggetti “esterni” a Cosa nostra che possono essere intervenuti nella strategia stragista dei corleonesi. Il tempo per rimediare c’è.
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Foto © Agnese Monasteri
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