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viva lacostituzionedi AMDuemila
All'indomani della vittoria contro la riforma Boschi-Verdini pubblichiamo di seguito alcuni commenti ed opinioni di chi è stato sostenitore del “No” al referendum del 4 dicembre.




La Costituzione salvata da ogni manomissione ora va soprattutto applicata
di Gustavo Zagrebelsky
zagrebelsky gustavo c ansaL’ impegno di molti e il voto di milioni di cittadini hanno preservato la Costituzione, come già avvenne dieci anni or sono, da una manomissione mal fatta e pericolosa. Questo è stato l’ intento essenziale e lo scopo è stato raggiunto. Dopo anni di progressiva erosione e di continua delegittimazione, la Costituzione mostra intatta la sua forza.
Il compito che l’esito referendario consegna alle forze politiche, alla società civile e alla cultura istituzionale è di rimetterla al centro delle loro azioni, per difenderne l’ impianto democratico, per apportare opportuni aggiornamenti di singoli suoi aspetti e, soprattutto, per attuarla nelle molte parti che sono state trascurate e che toccano le condizioni della vita di tanta parte dei nostri concittadini che chiedono giustizia e solidarietà.
I costituzionalisti che si sono impegnati per raggiungere l’esito del referendum del 4 dicembre sperano ora di poter ritornare serenamente ai propri studi.

“Questo gioco a spaccare la società non mi diverte”
Claudio Fava, vicepresidente Commissione parlamentare antimafia
fava claudio web7In questa euforia malata da resa dei conti lasciatemi dire una cosa. Ho votato No ma mi sento abissalmente lontano dalle motivazioni di molti che - come me – hanno bocciato la riforma costituzionale.
Lontano dalle destre, ipocrite, che adesso si schierano ossequiose a difesa di una costituzione dopo aver tentato per decenni di riformarla in senso autoritario a colpi di mazza e randello. Lontano dalla doppia morale dei leaderini di Cinque Stelle, muti davanti ai giudici (quando c’è da avvalersi della facoltà di non rispondere) ma lesti adesso ad alzare i roghi in piazza in nome dell’“onestà”. Lontano – c’è da dirlo? – dai leghisti che usano le paure dei penultimi per lanciare i loro pogrom contro gli ultimi.
Ho votato No con convinzione, ma ho decine, centinaia di amici che hanno votato Sì con altrettanta convinzione. Li considero non solo amici miei ma buoni democratici, cittadini leali, persone perbene. Questo gioco da bar sport che cerca di spaccare la società in buoni e cattivi come nel più becero dei derby non mi diverte. E non mi appartiene.

“E' stato sconfitto l'establishment”
Paolo Flores d'Arcais, filosofo, pubblicista e ricercatore
flores darcais paolo web4Ha vinto la Costituzione. La Costituzione di Calamandrei, De Gasperi, Terracini. È stato sconfitto Renzi che voleva rottamarla e sostituire una Costituzione “giustizia e libertà” con una Costituzione a misura di oligarchie.
Ha vinto la Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza antifascista, è stato sconfitto l’establishment, quel groviglio e impasto affaristico politico (con non poche interfacce mafiose) che la Costituzione repubblicana ha sempre detestato e tentato in ogni modo (quasi sempre con successo), con tutti i governi del dopoguerra, di paralizzare, ibernare, costringere nella camicia di forza di una “Costituzione materiale” di segno opposto.

“Costituzione è diventata la strada per uscire dall'impasse”
Stefano Rodotà, giurista e politico
rodota stefanoChe questa sia una sconfitta di Renzi è del tutto evidente (...) La mia impressione è che l’oggetto del conflitto, alla fine, fosse impadronirsi della Costituzione sottraendola alla possibilità di continuare a essere luogo di principi e di confronto. E facendola diventare uno dei tanti strumenti di un’azione politica tutta rivolta alla chiusura. La Costituzione invece è diventata la strada per uscire da questa impasse: il che dimostra una diffusa consapevolezza culturale. Si sono confrontate diverse visioni: una certa cultura costituzionale contro una visione dei rapporti politici e istituzionali che alla Carta negava di essere ciò che invece è. Ovvero il patto che lega i cittadini e li rende una comunità.
(stralcio tratto da Il Fatto Quotidiano)

“Gli italiani non hanno ceduto alla paura”
Antonio Ingroia, avvocato
ingroia c giorgio barbagalloGli italiani non si sono fatti ingannare da una riforma pasticciata, scritta male, pericolosa. Non si sono fidati di Renzi e di Napolitano. Non hanno ceduto alla paura e alle continue intimidazioni. Non hanno creduto a una falsa promessa di cambiamento, che voleva smantellare la Costituzione nata dalla Resistenza solo per assecondare gli interessi delle lobby occulte, dei centri di potere affaristico-finanziario. Nei momenti importanti della storia, e oggi era un momento straordinariamente importante, gli italiani dimostrano orgoglio e dignità. Hanno votato no a una riforma truffa che invece di abrogare il Senato aboliva le elezioni, invece di snellire la burocrazia creava conflitti di attribuzione infiniti. Invece di aumentare i diritti li toglieva. L'occupazione dei media, lo straordinario squilibrio di forze e di risorse non è servito.

“Abbiamo ancora la Costituzione dei partigiani”
Sabina Guzzanti, attrice e regista
guzzanti sabina web1Viva la Costituzione, viva il popolo sovrano. Potevamo svegliarci con una costituzione scritta da Boschi e Verdini, invece abbiamo ancora quella dei partigiani e dei Pertini. Complimenti a tutti noi. Non era facile col bombardamento di bugie che c'è stato. Sono commossa, voi?


  

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