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tessera elettoraledi Nicola Tranfaglia
Renzi e quello che alcuni vicini all'ex sindaco di Firenze chiamano il suo "cerchio magico" si sono convinti di una verità elementare a cui molti erano arrivati da soli negli ultimi tempi: se l'Italicum fosse la legge che esce bella e pronta dal referendum del prossimo novembre i vincitori delle prossime elezioni politiche generali a fine 2017 o nei primi mesi del 2108 sarebbero senza dubbio i sostenitori del Movimento Cinque Stelle. Un'altra ragione per cambiare quella legge viene dalla minoranza interna al PD che oggi chiede la modifica dell'Italicum come precondizione per votare sì al referendum. Una legge che regala un premio di maggioranza eccessivo alla lista vincitrice, finisce per accentuare i difetti del nuovo assetto, trasformando il sistema in un presidenzialismo di fatto senza adeguati contrappesi.
C'è quindi una terza ragione sostenuta per il cambiamento dell'Italicum ed è che cambiare l'Italicum serve a condizionare Renzi, obbligandolo a dare spazio nelle liste ai suoi avversari interni. O a legarsi ai gruppi centristi se passa la proposta di regalare il premio non a un singolo partito ma a una coalizione.
La verità è che qualunque sia la riforma dell'Italicum essa dovrà partire dai cittadini. Attraverso l'inportazione del doppio turno di collegio francese che non ha nulla da spartire con il ballottaggio partitico o con un Mattarellum (secondo il soprannome che al sistema appioppò Giovanni Sartori) aggiornato.
Sono questioni tecniche ma dietro la quale è abbastanza evidente la sostanza politica. Il sentiero è abbastanza lineare: è interesse di Renzi e della maggioranza prendere l'iniziativa e prendere un'iniziativa.
Il sentiero è abbastanza lineare: un nuovo schema in grado di riconoscere il diritto dell'elettorato di farsi rappresentare anche al costo di sacrificare qualcosa al mito per cui la sera stessa delle elezioni si deve sapere chi governerà per l'intera legislatura.
Una legge insomma a misura dei cittadini.
Quale è se non questo il modo per ridurre lo spazio dei Cinque Stelle?

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