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tranfaglia nicola web10di Nicola Tranfaglia
Un triplo voto importante ci attende da domenica prossima alla prossima primavera del 2017. Si inizia questo 17 aprile quando non avrò nessun dubbio a votare Sì perché sia cancellata la legge dell'anno scorso che non poneva limiti alla trivellazione del mar Adriatico per estrarre gas e petrolio, dando un colpo decisivo alla ricerca scientifica e agli esperimenti in corso per produrre energie alternative in grado di salvaguardare la salute e il futuro degli italiani. Poi sarà la volta dell'ottobre 2016, quando saremo chiamati a dire la nostra opinione sulle modifiche apportate in parlamento sulla legge elettorale (il cosiddetto Italicum per la riforma del Senato che lo trasforma in una Camera di già nominati sindaci e consiglieri regionali nel numero di 100). Anche in quell’occasione sarò altrettanto sicuro e senza dubbio alcuno a dire di No alle proposte che rischiano di modificare molto in peggio il sistema di governo che dovrebbe guidarci nel ventunesimo secolo.
Insomma se le cose andranno avanti secondo il calendario che il governo in carica del presidente del Consiglio, e segretario del maggior partito - quello democratico - presente oggi in parlamento, credo di avere le idee chiare. Da una parte nell'intento di difendere la Carta approvata il 22 dicembre 1947 e dall'altra di evitare che il processo di centralizzazione autoritaria incominciato due anni fa da Matteo Renzi vada verso le sue inevitabili conseguenze e trasformi la penisola in una sorta di monarchia fiorentina guidata da un solo leader con i suoi più fedeli seguaci.
In particolare l'Italicum consegna tutto il potere a un unico partito e al suo capo, indipendentemente dal consenso ricevuto e la "riforma costituzionale" abbatte il sistema dei controlli del Parlamento e degli "organi di garanzia"
Si afferma ancora che "i sistemi elettorali che si sono succeduti nel nostro Paese hanno prodotto una frantumazione della rappresentanza e l'incancrenirsi del clientelismo e della corruzione". La tesi è a dir poco paradossale perché il Parlamento ultimo eletto con il Porcellum (anticipazione dell'Italicum a leggerlo con attenzione) ha conosciuto manifestazioni di trasformismo che non ha precedenti.
Un ultimo frequente argomento dei sostenitori di Renzi è accompagnato da una polemica immancabile contro chi sa dire solo No. Ma dire “No" a opzioni politiche e legislative sbagliate è il presupposto per scelte alternative razionali. In più non si vede come il nuovo sistema elettorale e la scelta accentratrice della "riforma" giovino al necessario"ammodernamento" dello Stato e a un suo "più corretto" rapporto con i cittadini.

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