Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

centro italia effdi Nicola Tranfaglia
In uno degli ultimi studi collettivi dedicati all'espansione, ormai avvenuta da tempo, delle associazioni mafiose, in particolare la 'Ndranghera, nelle regioni più importanti dal punto di vista economico, sociale e politico, è emerso come "l'aspetto più preoccupante è che in molte zone del Centro-Nord sembra preoccupante la configurazione di un'area grigia che coinvolge figure diverse che agiscono ai confini del lecito e dell'illecito facendo ricorso a scambi corrotti e ad alleanze nell'ombra. Un'area grigia che ha una sua autonomia rispetto agli attori mafiosi, che in qualche caso è persino preesistente al loro arrivo e in molti altri viene costruita insieme attraverso relazioni di collusioni, accordi comuni e giochi a somma positiva. E' questo lo spazio principale attraverso cui i mafiosi riescono a inserirsi nelle società locali, mettendo a frutto le loro competenze e risorse per muoversi con profitto tra la sfera dell'economia e quella della politica". Di questo si parla nel lavoro “Le mafie del Nord Fondazione Res”, a cura di R. Sciarrone.

In una simile strategia si colloca, con molte altre, la storia di quello che, a livello giudiziario, appare oggi come il primo collaboratore di giustizia-pentito della potente associazione mafiosa calabrese nel maxiprocesso Aemilia che si svolge a Bologna in queste settimane. Si chiama Pino Giglio e viene da Crotone ed è da più di vent'anni in affari al Nord ed ha iniziato a collaborare con la giustizia lo scorso 9 febbraio dopo un anno di carcere al 41 bis e dopo che i pubblici ministeri Marco Mescolini e Beatrice Ronchi avevano chiesto per lui vent'anni di carcere con l'accusa di associazione mafiosa e altri reati connessi.
Gli inquirenti lo considerano uno degli organizzatori della cosca emiliana soprattutto in campo imprenditoriale con la gestione degli appalti e le operazioni di fatturazioni inesistenti.
A verbale Giglio ha raccontato il suo arrivo in Emilia nel 1992, i primi contatti con gli imprenditori del posto,il lavoro come camionista per i grandi appalti pubblici in Emilia in quegli anni, le prime attività di false fatturazioni. Conferma i nomi, la struttura dell'organizzazione e i legami degli emiliani con Cutro e con Nicolino Grande Aracri in persona. Giglio ricorda come nel 2012 Alfonso Diletto, uno dei capi dell'associazione mafiosa emiliana gli parlò di un patto che vi sarebbe stato con Giuseppe Pagliani allora capogruppo in provincia del PDL (per il quale i pm hanno chiesto in rito abbreviato 21 anni per concorso esterno in associazione mafiosa). Secondo Giglio Diletto gli avrebbe detto: “Abbiamo fatto un patto con Pagliani che ci darà del lavoro.In cambio noi gli daremo voti”. E tuttavia il patto sarebbe saltato e Pagliani ha sempre respinto ogni addebito.
Nei lunghi verbali c'è un lungo riferimento ad Augusto Bianchini, l'imprenditore di San Felice sul Panaro, oggi a processo per l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Di Bianchini il pentito ha ricostruito affari e incontri spiegando di essere stato lui a presentarlo a Michele Bolognino, un altro di quei soggetti ritenuti dai pm come uno dei capi dell'organizzazione ndranghetista.
Rapporto mafia, economia e politica. E' questo che emerge nel suo racconto. Un rapporto che continua ad essere anche nell'Italia repubblicana uno dei condimenti essenziali dei rapporti che contano al di là di quello che scrivono i giornalisti e sovente anche gli storici e gli economisti.

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos