Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

legambiente smog cittadi Nicola Tranfaglia
Le notizie che fornisce la Lega per l'ambiente, dopo aver preparato e presentato il suo dossier Ecosistema urbano, non è ottimista sulla situazione italiana. Registra pochi e timidi passi avanti sul fronte della raccolta differenziata nei capoluoghi di provincia più sensibili alle conseguenze del nuovo clima semitropicale in cui il Paese è precipitato da più di un decennio ma il trasporto pubblico continua ad andar male. Insomma, a quanto si legge nel rapporto, i Comuni italiani fanno fatica a rinnovarsi in maniera sostenibile, parola magica per indicare l'accoglimento delle misure ambientali. Le città che hanno raggiunto, da questo punto di vista, i risultati migliori sono Trento, Verbania e Belluno. La ricerca condotta dall'Istituto Ambiente Italia e il Sole 24 ore fornisce un ritratto somigliante del nostro Paese.
Il dossier è stato elaborato prendendo in esame i dati dei 104 capoluoghi di provincia rispetto alla qualità dell'aria, la gestione delle acque e dei rifiuti, l'energia, la mobilità e il trasporto pubblico. Sono diciotto gli indicatori presi in considerazione dal rapporto. Non è un caso che le ultime cinque città sono tutte meridionali e quelle in condizione peggiore sono tutte in Sicilia e Calabria:
Palermo, Catania, Messina, Agrigento e Vibo Valentia.
In generale, sono più sostenibili le città piccole, quelle sotto gli ottantamila abitanti. Infatti ottime sono le posizioni di Oristano (6), di Sondrio (7) e di Mantova (9).

Tra i centri di medie dimensioni (tra gli 80 mila e i 200 mila abitanti) ci sono le solite Trento e Bolzano al secondo e al quarto posto. Tra le grandi, invece, l'unica virtuosa è Venezia (8) che riesce a raggiungere l'ottavo posto. Firenze è soltanto al 43mo posto. Seguono Bologna (50), Milano (51), Bari (66), Roma (83), Torino (84), Napoli (90) e Catanzaro (98).
Il valore medio della raccolta differenziata è al 43% ed è migliorata perché due anni fa era al 39,20% e l'anno scorso al 41,15%. Pordenone è l'unico capoluogo a superare l'80% di rifiuti raccolti e differenziati (85,4%) seguito da Trento (79,3%),Belluno (78,8%), Mantova (76,7%), tutti oltre il 75%. Risultati positivi al Sud, vengono raggiunti da Benevento e Salerno, entrambe oltre il 65% e Oristano e Teramo che superano il 60%. La produzione pro capite di rifiuti urbani, sempre secondo il dossier nel 2014 interrompe la progressiva diminuzione registrata negli ultimi anni di crisi economica e si attesta sui valori del 2013 con 540 chilogrammi pro capite a fronte dei 561 del 2012.
Inoltre, grazie a condizioni metereologiche favorevoli alla dispersione degli inquinanti, scendono a 27(6 in meno rispetto all'anno precedente) le città in cui almeno una centralina ha rilevato concentrazioni medie annue di biossido di azoto(No 2) superiori al limite di legge, mentre quattro sono i Comuni che non rispettano il limite della concentrazione media annua di PM10. La situazione rimane più critica anche se in miglioramento, per quanto riguarda i superamenti giornalieri di polveri sottili. Maglia nera a Frosinone (110 superamenti), Torino(94)e Alessandria(86). Il miglioramento è quello dell'ozono (0,3%) con 28 capoluoghi che superano i limiti consentiti. Sono ancora sei le città che ,almeno in una centralina, fanno registrare superamenti della soglia di guardia per la salute. Ma il vero tallone di Achille è la mobilità interna alle città. Ci sono troppe auto e il sistema di trasporto pubblico è in difficoltà.
I capoluoghi di provincia non fanno segnare novità interessanti visto che nell'ottanta per cento dei casi hanno dato, per quanto riguarda, il numero di auto e moto circolanti quelli dell'edizione precedente. Il paragone con alcune grandi capitali europee come Londra, Parigi e Berlino conferma che noi abbiamo un tasso medio di motorizzazione dei capoluoghi che è doppio rispetto a quelli degli altri grandi Paesi europei.
Nel frattempo nulla si muove per quanto riguarda il trasporto pubblico e poco o niente anche a livello di piste ciclabili e isole pedonali. Così sono molto lontani da livelli ottimali i dati che riguardano il solare termico o il fotovoltaico nei Comuni: sono soltanto diciassette quelli che possono contare su dieci o più Kilowatt provenienti da impianti istallati in edifici comunali. Salerno è la migliore seguita da Padova, Massa e Pesaro.
Le conclusioni del rapporto sono che "manca il coraggioe la voglia di puntare sulla mobilità nuova per uscire dalla morsa di traffico e smog e sugli ecoquartieri per rigenerare le periferie e rilanciare il patrimonio edilizio.
Il presidente di Lega Ambiente, Cogliati Dezza,invoca una scelta strategica perché si crei una cabina nazionale di regia che punti sull'innovazione urbana e il miglioramento della vita in città." Ma il governo sarà sensibile anche in vista dell'imminente conferenza di Parigi sul clima, a una simile iniziativa. E' quello che tutti dovremmo sperare oggi.

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos