Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

imu casadi Nicola Tranfaglia
In primo tempo Matteo Renzi era tranquillo. Sapeva da tempo che, nel suo Partito democratico che continua ad essere, come è noto, il maggior partito rappresentato a livello parlamentare, ci sono parlamentari anche esperti in materia giuridica che erano molto arrabbiati per la scelta del governo in carica come, tra gli altri, l'onorevole Carlo Galli che insegna proprio Storia delle dottrine politiche nell'Università di Bologna e fa parte della minoranza detta "di sinistra" del gruppo, e che ha scritto un documento riservato che testualmente commenta così il ddl in via di approvazione: "Così la legge è molto brutta. Non è di sinistra e ci sono punti inaccettabili. Togliere la tassa sulla casa ai proprietari dei castelli è una provocazione."
Ma il presidente dell'Autorità Anticorruzione (meglio nota con l'acronimo Anac) ha protestato vigorosamente a proposito della tassa sulla prima casa (IMU) e sull'innalzamento dell'uso del contante a 3000 euro (fino ad oggi il limite era 500 euro). Cantone ha detto testualmente: "Neppure la riduzione del limite a 500 euro ha eliminato l'evasione fiscale. Anzi il mutamento del limite da 500 a 3000 fa l'impressione che purché si spenda va bene. La questione è che ogni anno le norme vengono sistematicamente cambiate ma non si può fare solo questo per risolvere problemi di bilancio. In definitiva, la lotta all'evasione ha bisogno di una certa stabilità normativa, di scelte chiare e continue, non di sali e scendi. Quanto alla corruzione, Cantone spiega che è stato il sistema "post Tangentopoli" a portare una "serie di norme che hanno finito per favorire l'evasione come la modifica del falso in bilancio, dei reati fiscali, della prescrizione(tutti effetti, è il caso di aggiungere, del lungo ventennio populistico berlusconiano).
Tra gli errori compiuti nell'ultimo ventennio, tuttavia, Cantone indica anche la riforma del Titolo V della Costituzione, la cosiddetta devolution legata alla legge Bossi-Fini. Che appare per l'ex magistrato "la riforma in assoluto più criminogena" perché "ha spostato la capacità di spesa e i meccanismi di controllo.
La riforma del 2000 ha creato centri di spesa che si sono sovrapposti a quelli centrali."
Sulla corruzione - ha aggiunto - il vero disastro è nelle società pubbliche. Lo dimostra un'azienda come l'ATAC che ha assunto 600 persone senza alcun concorso. "Cantone è fiducioso che la lotta possa andare avanti citando la questione degli appalti per i Giubilei (già denunciati come irregolari che hanno provocato arresti di ex assessori e dirigenti del Comune di Roma) e anche il caso ATAC che ha fatto individuare altri dirigenti coinvolti, e ritiene quindi che ci siano anticorpi da mettere in campo: "Certo è una battaglia trasversale che coinvolge la magistratura, la politica e la macchina amministrativa. Ma c'è una parte del Paese che vuole reagire.
Credo che una situazione come quella dell'ATAC, su cui attendiamo chiarificazioni, non sia unica perché penso che molte società pubbliche abbiano lavorato con questi metodi. Metodi che non sono solo di carattere corruttivo ma caratterizzati da un mancato rispetto delle regole."
E' difficile non essere d'accordo con affermazioni come queste ma vale la pena ricordare che sta andando avanti ormai da più di due anni una politica economica che avvantaggia gli italiani economicamente già avvantaggiati e non si preoccupa adeguatamente di quelli che più avrebbero bisogno di essere aiutati dallo Stato e dal governo. Cantone non ha fatto che ricordare questa semplice considerazione di fondo.   

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos