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tranfaglia-nicola-webdi Nicola Tranfaglia - 12 agosto 2015
Noi siamo un paese nel quale il responsabile sull'immigrazione del secondo partito rappresentato in Parlamento (sto parlando di Forza Italia, guidato sempre dall'indistruttibile e indiscusso, soprattutto in questo periodo, uomo di Arcore) ha lanciato agli italiani una proposta che fa a pugni con tutto quello che ci ha insegnato la storia nazionale prima e dopo l'unificazione sulla travolgente immigrazione da più di un continente che tenta di raggiungere il vecchio continente europeo e, per ragioni prima di tutto geografiche ma ovviamente anche storiche e di lungo periodo, tenta di arrivare alle nostre coste e creare problemi di ogni livello rispetto al quale i governi attuali, a cominciare dal nostro caratterizzato dalle troppo larghe intese e vicino a liberarsi (per volontà del capo assoluto in carica) dei criteri antichi di accoglimento e di apertura umana che in passato lo avevano caratterizzato, ad accogliere le sciocchezze che dice sulle piazze uno dei successori di Umberto Bossi e, attualmente, di Matteo Salvini. "Servirebbe - ha dichiarato l'attuale leghista - una sorta di controllo fisso sulla spiaggia, una sorta di "checkpoint" dove il "venditore ambulante", quello che i leghisti e non solo chiamano di solito i vu-cumprà debbano mostrare il titolo di soggiorno e le autorizzazioni come tali". In pratica, non i controlli che si applicano - ove necessario - a tutti i cittadini qualora si ritenga utile o necessario e neppure misure - almeno in apparenza di discriminazione razziale e questa è una delle insidie della proposta - ma una specie di risposta all'emergenza di cui parla, un'aggregazione politica che si lega al berlusconismo del '94 mai smentito ma che cerca, senza un dubbio difficilmente smentibile, l'incontro e la collaborazione con quelle forze che - di fatto - non vogliono nessun dialogo con persone che non sono nate in Italia o non possono vantare forme di specializzazione o di istruzione qualificato. "La situazione - ha detto il forzista Silli che stiamo citando - non è più tollerabile. Chiunque villeggi al mare da ogni parte di Italia, si sarà reso conto che il fenomeno degli ambulanti sulle spiagge è aumentato vertiginosamente tanto da essere insopportabile". Al di del disturbo che possono arrecare, mi viene da domandarmi di che titolo di soggiorno, la maggior parte di loro può essere in possesso. Il governo continua a gestire il fenomeno in maniera quasi goliardica e il fenomeno dell'accoglienza a tutti i costi e questi sono i risultati tangibili tutti i giorni nella vita dell'italiano medio. Per un controllo degno di questo nome il rispetto deve essere verificato costantemente e non lasciato al caso, soprattutto quando i numeri non lo permettono". Del resto il ministro degli Interni, Angelino Alfano che prima di accogliere il messaggio di Matteo Renzi, ha avuto un rapporto di amore e collaborazione con Silvio Berlusconi di cui è stato persino segretario un tempo, ha dichiarato ai media "che siamo stanchi di orde di vu-cumprà sulle spiagge e ha precisato successivamente che "quella non è un'espressione razzista. C'è tanta ipocrisia a definirla così".

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