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ruby-webdi Nicola Tranfaglia - 21 novembre 2013
Sarà a questo punto, almeno in parte scontato, ma il fatto che l'ex presidente Berlusconi sia stato condannato dai giudici di Milano anche per i rapporti sessuali diretti con la supposta nipote di Mubarak detta Ruby non è priva di interesse. E' significativo che nessuno dei tanti parlamentari, di Camera e Senato, raccolti dall'uomo di Arcore, nei gruppi capeggiati dal premier lombardo abbia sentito in minima parte il bisogno di dissociarsi dalle imprese sessuali dell'anziano politico-imprenditore appare molto significativo sulla confusione che domina oggi il panorama politico all'interno del quale tutti quelli che sono attenti ai problemi dello Stato devono ancora muoversi.
Lontano appare, in questo senso, il problema degli avversari e principalmente del partito democratico che, a questo punto registrata la vittoria ormai molto probabile di Matteo Renzo alle primarie prima dell'otto dicembre, dovrà registrare al massimo l'ultima tappa senza una particolare suspense.
Qui, a destra, abbiamo a che fare con imprese di ogni genere che punteggiano negli ultimi vent'anni la carriera del Nostro e vedono un personaggio già avanti negli anni misurarsi con pulzelle abbastanza giovani per conseguire non accordi sui destini dell'Italia e del mondo ma destini molto limitati e legati alle vicende personali dell'uno o dell'altro.

berlusconi-collegio-sentenzaLa deriva su cui si è stabilizzata la vita politica della nostra repubblica spingerebbe chiunque, che non avesse a cuore in modo particolare i destini dell'Italia, a dedicare le proprie attenzioni soltanto ad altro: allo sport, all'ippica, alle saghe romanzesche e di fantascienza che percorrono i romanzi e i film di maggior successo in questo periodo.
Ma chi per mestiere o per passione personale deve in qualche modo continuare ad occuparsi del presente e del passato (essendo l'uno e l'altro, come è noto, notevolmente legato l'uno all'altro) resta piuttosto colpito dalla capacità dell'uomo di Arcore di dedicare per tanto tempo la propria attenzione a Ruby e ad altre fanciulle dell'Olgiata.
Con tutta evidenza da una simile vicenda emergono almeno due elementi di non piccolo peso sulla nostra scena politica.
Il primo è che, con il profitto eterno convitato, l'elemento sessuale è ancora centrale, malgrado la tarda età, nel panorama berlusconiano. Il secondo è che il tramonto di tutte le ideologie politiche, inclusa la salvaguardia della natura come la cronaca anche recente sta a dimostrare,l'elemento della persona e del sesso divengono centrali tra le parti che si confrontano sul piano delle idee e delle posizioni politiche.
La tentazione è per molti aspetti disperante ed è l'impulso che insegue tutti quelli che si avvicinano alla politica ma per chi è ancora legato ai grandi principi costituzionali arriva da lontano l'impulso a non mollare ed a lottare fino all'ultimo per la salvezza del paese, almeno fino a quando si può.

In foto: Ruby, il suo vero nome è Karima El Mahroug, e il collegio che ha giudicato Berlusconi

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