Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

tranfaglia-nicola-web3di Nicola Tranfaglia - 29 settembre 2013
Seguire,come faccio ormai da troppi anni la politica italiana, assicura sempreil massimo di suspense. Ho chiesto ad amici molto diversi tra loro, e di idee che non collimano quasi mai che cosa si aspettano dalla crisi politica in atto nel nostro paese dopo le dimissioni ordinate dall’uomo di Arcore ai suoi ministri suscitando persino le obiezioni motivate del piduista Cicchitto e quelle decise di Lupi e Quagliariello, ma nessuno di loro è statoin grado di formulare ipotesi che sembrassero a loro stessi attendibili.

Devo soltanto aggiungere che parlare di falchi e colombe per un PDL in corsa per ridiventare Forza Italia quandoè evidente anche a un mio nipotino che ha soltanto sei anni che quella è una caserma con un unico comandante che può decidere sempre quello che vuole rasenta il grottesco, e mi fermo qui per non usare termini più pesanti.
Ad ognimodo chi ha qualche esperienza politica dell’ultimo ventennio può azzardare il fatto che l’accordo che regna tra il Capo dello Stato e l’attuale presidente del Consigliofavorisce,
se non mi inganno, l’idea di un tentativodi Lettadi formare un secondo ministero con l’aiuto di alcuni parlamentari PDL convinti ormai che la storia di Berlusconi è finita e che, almeno ogni tanto, bisogna pure occuparsi del bene proprio e degli interessi generali. Naturalmente ci vorrebbe anche qualche voto degli scontenti della dittatura di Grillo e questo non si può neppure escludere del tutto.
La seconda ipotesi è che, pur con questo lavoro e con trattative che sono in corso da alcune settimane (direi da quando è stataresa nota la sentenza definitiva della Corte di Cassazione contro Berlusconi) è possibile che il Letta bis non ottengala fiducia. In questo caso Letta (che nel partito gode di un’ottima stampa dopo la prova data comecapo del governo) si metta temporaneamente da parte e un altro esponente del Partito democratico cerchi di presiedere un governo di scopo, persino di minoranza,che abbia il compitodi far approvare entro il 2013 la legge di stabilità e una nuova legge elettorale in mododa ritornare al votonei primi mesi del 2014.
Ma esiste ancora un’altra ipotesi più pessimistica– come a dire che il baratro in cui l’Italia sta precipitando è così profondo da consentire soluzioni ancora peggiori – e allora il presidente della repubblica,dopo vari tentativi di identificare una nuova maggioranza,si rende conto dell’impossibilità di trovarla e chiederebbe a Letta di restare per l’ordinaria amministrazione, comesi dicein questicasi, far approvare la indispensabile legge di stabilità entro l’anno decidendo l’immediato scioglimento delle Cameree indicendo le elezioni per il prossimo novembre.
Naturalmente chi, per l’esperienza ormai accumulata nei decenni trascorsi, conosce più a fondo la crisi repubblicana pensa che la terza ipotesi sia quella più probabile a verificarsi.

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos