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palazzo dei normanni ars c imagoeconomicaErrore chiedere convocazione del pm Di Matteo
di Salvatore Fiorentino

Come è noto, il presidente della Commissione regionale antimafia, presso l'ARS, ha convocato, tra gli altri, il dott. Antonino Di Matteo nell'ambito della "'inchiesta relativa al despistaggio delle indagini sulla strage di via D'Amelio".
In data 19 dicembre 2018 è stata approvata la relazione finale da parte della predetta Commissione, anche se non è stata pubblicata sull'apposito sito (ars.sicilia.it).
Poiché la convocazione del dott. Di Matteo, che ha declinato l'invito, ha sollevato perplessità presso l'opinione pubblica, ingenerando una divisione del fronte "antimafia", appare doveroso che Fava dia esaustive spiegazioni.
Innanzi tutto, per trasparenza occorre pubblicare la relazione approvata affinché i cittadini possano comprendere e valutare l'attività dalla Commissione regionale, che appare esulare alle competenze della stessa.
Difatti, come si può chiaramente evincere dalla lettura dell'art. 3, L.R. n. 4/1991, che stabilisce le competenze della Commissione, l'attività svolta sulla strage di Via D'Amelio appare nettamente oltre i limiti fissati dalla norma.
Ciò costituisce un vulnus assai grave, perché un organo politico regionale si ingerisce, peraltro in un momento delicatissimo conseguente alla sentenza di primo grado sulla "trattativa Stato-mafia", in questioni di rilevanza nazionale.
Ed in particolare, non essendo stata pubblicata la suddetta relazione, ciò ha dato la stura ad una serie di illazioni e strumentalizzazioni che si dimostrano, ad oggi, lesive della figura e del lavoro svolto dal dott. Di Matteo.
Sappiamo bene che la delegittimazione pubblica di un servitore dello Stato è l'arma più pericolosa che si può mettere in mano a chi, nelle istituzioni deviate e colluse con la criminalità mafiosa, ha interesse ad insabbiare la verità.
Riteniamo, pertanto, urgente e doverso un chiarimento del presidente Fava, innanzi tutto sulle competenze della Commisione ai sensi di legge, e su come sia stato possibile avviare una indagine su una materia esulante dalle stesse.

In foto: Palazzo dei Normanni, sede dell'Ars © Imagoeconomica


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