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ivana sciacca case storie da una citta del suddi Riccardo Orioles - Libro in PDF
L'ebook che vi accludo è di Ivana Sciacca, una giovane redattrice dei Siciliani giovani che in questi anni ha raccontato la vita delle donne, degli uomini e dei bambini che affollano i quartieri poveri di Catania. Ivana, oltre che nella redazione catanese dei Siciliani, è impegnata nelle attività di quartiere del Gapa, il centro di azione sociale che da trent'anni opera nel degradato centro storico della città, contrastando il potere mafioso e quello della malapolitica ad esso strettamente collegato.
Questo libro è una testimonianza, un modello di giornalismo popolare ed anche un esempio per coloro che, nei tempi difficili che attraversiamo, intendono continuare a battersi per l'umanità e la giustizia. Noi dei Siciliani giovani siamo pronti ad accoglierli, o a riaccoglierli, nelle nostre file.

Queste storie per lo più sono uscite la prima volta sui Siciliani giovani, che è prevalentemente una testata elettronica che ha a che fare con internet, computer e roba del genere. Dovrebbero dunque essere qualcosa di assolutamente moderno, contemporaneo: e invece vi ritroviamo un’aria - Dickens, Zola, un po’ di Matilde Serao - decisamente da Ottocento. Ivana Sciacca, siciliana, è una scrittrice giovane, redattrice e militante dei “Siciliani”, più o meno dell’età di internet. Scrive da giornalista - giornalista “sociale” ma giornalista - non da romanziera verista e il mondo suo è quello di un Occidente elettronico, non di qualche arcaica rivoluzione industriale. Eppure i personaggi, le storie, lo stesso respiro della pagina, sono assolutamente quelle. Non c’è un progetto a monte, non c’è alcuna voglia di colta citazione. È che Ivana Sciacca, cronista “ingenua” e fedele (ma questa “ingenuità” della cronaca, propria dei “Siciliani”, risale a Giuseppe Fava) racconta esattamente quello che vede. E ciò che lei vede e vive, che voi e io e noi tutti viviamo, è esattamente l’Ottocento. Il mondo in cui siamo ora, coi suoi inquinamenti e precipizi, col suo progresso splendido e brutale, con le sue esponenziali ingiustizie e coi suoi scontri di classe impliciti ancorché non ancora teorizzati, è quello dei decenni selvaggi di Parigi e Londra, del big bang primordiale della nostra civiltà: che adesso si ripete, a un livello più alto e a un più alto giro della spirale. Simili i meccanismi e simile l’impatto sulle quotidiane vite di noi esseri umani.
Tutto ciò, in una città del mondo che è Catania Sicily, un po’ prima dell’Africa e alla fine dell’Europa. Ma senza alcun sicilianismo, senza alcun folklore. Semplicemente una città come le altre, di un continente qualunque, di una delle periferie planetarie in cui vive oggi la stragrande maggioranza degli esseri umani. Sarà interessante rileggere questo libro fra vent’anni, quando il ciclo di fondazione si sarà completato e quelle che ora sembrano storie “strane” e locali, isolate l’una dall’altra, saranno state raccontate tutte insieme e sistematizzate in una teoria generale, e condotte infine al loro esito complessivo, che ci auguriamo umano e non novecentesco.
Sarà data allora lode a coloro che sulla nuda terra si posero per scrivere
che si posero in mezzo a chi era in basso
che si posero a fianco di chi lottava
che dettero notizia delle pene di chi era in basso
che dettero notizia delle gesta di chi lottava, con arte, nel nobile linguaggio innanzi riservato
alle glorie dei re.

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Info: isiciliani.it

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