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borsellino-s-c-barbag-big10di Salvatore Borsellino - 23 marzo 2013
Sto tornando ora da Caltanissetta. Oggi è sta una giornata particolare. Abbiamo richiesto alla Corte di inserire tra i testimoni l'attuale presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e la Corte ha dato parere positivo alla nostra richiesta nonostante il parere negativo espresso dell'avvocatura dello Stato. Al contrario i PM hanno espresso parere positivo e così ha deciso la Corte.
Adesso quella benevolenza che il Presidente della Repubblica ha voluto esprimere, come dalle intercettazioni del suo consigliere giuridico D'Ambrosio, nei confronti dell'indagato, oggi imputato al processo di Palermo, Nicola Mancino, potrà esprimerla, se lo riterrà opportuno, davanti ai giudici di Caltanissetta, ma dovrà farlo davanti alla Corte e nell'aula del dibattimento. Corte davanti alla quale anche Nicola Mancino è stato chiamato a testimoniare.
Un altro è però il motivo per il quale abbiamo citato come testimone Napolitano.

Dato che sono convinto che centinaia di appartenenti alle Istituzioni sapevano della trattativa e solo alcuni di loro, dopo avere rispettato per venti anni una scellerata congiura del silenzio, hanno ritrovato, almeno in parte, la memoria, vogliamo capire quanto Napolitano abbia potuto conoscere dallo stesso Scalfaro, ormai non più in grado di testimoniare, rispetto a momenti particolarmente difficili del nostro paese nel corso, cito le parole della sua lettera, "quella collaborazione tra il Capo dello Stato e i Presidenti delle Camere" che " si rivelò essenziale per superare i momenti più difficili di una transizione segnata da turbamenti e mutamenti profondi nell'opinione pubblica, nella società e nei rapporti tra i poteri dello Stato".
E in conseguenza il ruolo che lo stesso Scalfaro abbia potuto rivestire in questa trattativa.

Tratto da:
19luglio1992.com

Foto © Giorgio Barbagallo

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