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borsellino-salvatore-web6di Salvatore Borsellino - 6 marzo 2013
Ieri sugli schermi dei telegiornali sono passate delle immagini di un incendio che in tanti hanno guardato distrattamente, come se si trattasse di uno dei soliti incendi che, soprattutto in estate, devastano il nostro paese e ai quali purtroppo ci siamo ormai abituati, come se si trattasse di un evento naturale, quando invece naturali non sono perché quasi sempre causati non da pazzi piromani ma dal lucido calcolo di criminali che cercano di far nascere nuove selve di cemento distruggendo quello che è uno dei pochi tesori del nostro paese, il paesaggio e l'ambiente, o quel poco che ormai ne rimane.

Ma le fiamme di ieri erano diverse, quelle fiamme stavano distruggendo le speranze di una città, di una città che rappresenta la nostra storia, la nostra cultura. Una città, la mia Napoli, che, come la mia Palermo riesce ancora ad essere non bella ma bellissima, nonostante la cupidigia degli uomini, la sete di potere della criminalità, l'incuria dello Stato, l'insipienza e la connivenza dei politici, l'indifferenza di tanti, abbiano fatto di tutto per alimentarne il degrado, per deturparla, per distruggerla.
Questo incendio non può essere accidentale, lo dimostrano l'uniformità e la rapidità con cui le fiamme sono divampate, questo è un incendio alimentato da chi vuole distruggere la nostra speranza, ma noi non ci lasceremo piegare.
Ancora una volta ho il cuore pieno di rabbia e la stessa rabbia vorrei che crescesse dentro il cuore, dentro la testa dei miei concittadini napoletani per ricominciare ancora una volta da capo, per ricostruire, più grande e più bello di prima quello che hanno cercato di distruggere. Per dimostrare a tutti, ancora una volta, che la speranza non si può distruggere.
Questa che pubblico di seguito è una lettera ricevuta stamattina da una mia amica campana. la pubblico per dire a Luigi De Magistris, ai napoletani che ci siamo anche noi, in qualsiasi maniera vi possiamo dare il nostro aiuto, chiamateci, noi ci saremo.

Salvatore Borsellino
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Caro Salvatore, vorrei chiedere un aiuto.
So quanto sei vicino al sindaco Luigi de Magistris e quanto per te sia importante la lotta alla mafia e alla criminalità organizzata.
La situazione a Napoli non è delle migliori. Inutile dire che le scelte di Luigi, dal punto di vista politico gli abbiano fatto perdere consensi , ma questo non significa che non veda ancora in lui l'unica possibilità di risollevare Napoli. Ieri, dopo l'annuncio dell'arresto di Cosentino (casualità?), è bruciato uno dei simboli di Napoli, una delle eccellenze riconosciute in Europa, un posto in cui tutti i napoletani hanno un ricordo : LA CITTA' DELLA SCIENZA.
Le fiamme sono divampate in serata, dopo la chiusura, e hanno distrutto quasi tutto; le immagini dell'incendio spezzano il cuore e lasciano allibiti: "come si può arrivare a tanto?,come faranno tutti i lavoratori?, come sistemeremo tutto se i conti di Napoli sono già in rossissimo?".
Luigi nel video appare distrutto, questo è il momento in cui non bisogna lasciarlo solo.
Diceva Eduardo De Filippo su Napoli :"'o presepio è bello. So' 'e pasture ca so' 'na chiavica".
Noi vorremmo finalmente dimostrare che non siamo tutti "una chiavica".
Se puoi Salvatore parla di quello che sta succedendo a Napoli affinchè questa vicenda non rimanga nel silenzio delle istituzioni.

Grazie mille.

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