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I carabinieri del Gruppo di Locri hanno sequestrato due immobili che ospitano l’Istituto statale d’arte e l’Istituto professionale statale per l’industria e l’artigianato, frequentati da circa 800 studenti, perché “totalmente abusivi”. I militari hanno anche eseguito 15 provvedimenti restrittivi, arresti e altre misure cautelari, su ordine della Dda di Reggio Calabria, accusate di truffa, abuso d’ufficio e frode nelle pubbliche forniture, reati tutti aggravati della modalità mafiose per i presunti rapporti degli indagati con la cosca di ndrangheta dei Cordì.
In seguito all’operazione di polizia è stato bloccato l’ingresso degli studenti nelle due scuole superiori sequestrate. I provvedimenti di sequestro sono stati notificati ai due dirigenti degli istituti.
Agli indagati sono stati sequestrati beni per 12 milioni di euro. Nell’indagine sono coinvolti anche ex amministratori e funzionari del Comune di Locri e della Provincia di Reggio Calabria oltre a diversi professionisti. Tra di essi anche Salvatore Calabrese, di 75 anni, ingegnere, padre del sindaco di Locri, Giovanni, cui i carabinieri hanno notificato la misura congiunta dell’obbligo di dimora e di presentazione alla polizia giudiziaria.
Il padre del sindaco, negli anni scorsi, prima che Giovanni Calabrese venisse eletto primo cittadino, ha eseguito, nella qualità di tecnico, lavori in uno dei due istituti scolastici sequestrati. A suo carico si contestano i reati di truffa aggravata e continuata e frode nelle pubbliche forniture.

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