Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

di AMDuemila
L'accusa nei suoi confronti è di associazione mafiosa

L'ex deputato regionale Paolo Ruggirello (in foto), accusato di associazione mafiosa, è stato rinviato a giudizio. Lo ha deciso il gup di Palermo, Filippo Serio, che questa mattina lo ha rinviato a giudizio assieme ad altre otto persone coinvolte nel blitz Scrigno, eseguito il 5 marzo dello scorso anno su richiesta della Procura di Palermo (rappresentata dal procuratore aggiunto di Palermo Paolo Guido e dal pm Gianluca De Leo e Claudio Camilleri). Si tratta di Nino Buzzitta, decano della famiglia trapanese, Vito D'Angelo, presunto boss della cellula di Favignana, Giuseppa Grignani, Vito Gucciardi, Vito Mannina, ex consigliere comunale di Trapani, Luigi e Alessandro Manuguerra, padre e figlio, e Michele Pollara.
Il processo inizierà il prossimo 8 aprile dinanzi al Tribunale di Trapani.
Contestualmente invece è stata stralciata la posizione di Ciccio Todaro, fedelissimo di Ruggirello, accusato di favoreggiamento che verrà processato con il rito abbreviato. Durante l'arringa difensiva i legali del politico hanno chiesto che venisse disposta una sentenza di non luogo a procedere oltre che la revoca della misura cautelare in carcere, da proseguire ai domiciliari. Richiesta, quest'ultima, per la quale il pm si è riservato di esprimere un parere. Durante le indagini gli inquirenti hanno ricostruito la figura di Ruggirello in relazione alle famiglie mafiose trapanesi, soprattutto in occasione delle elezioni regionali del 2017, durante le quali avrebbe promesso 50 mila euro ai capi della famiglia mafiosa di Trapani.
Oltre al politico nel blitz di marzo 2019 vennero arrestati anche il presunto capomafia Franco Orlando e i fratelli Francesco e Pietro Virga (figli del boss Vincenzo Virga, arrestato da latitante nel 2001): tutti e tre verranno processati con il rito abbreviato. Assieme a loro verranno giudicate in abbreviato altre sette persone: il presunto boss di Paceco, Carmelo Salerno e il suo braccio destro Francesco Peralta, l'ex assessore comunale di Trapani, Ivana Inferrera e il marito Ninni D'Aguanno, Michele Alcamo, Tommasa Di Genova e Mario Letizia. Per loro il procedimento proseguirà il prossimo 17 febbraio davanti al gup di Palermo. Nella stessa udienza verranno ratificati i patteggiamenti di Filippo Tosto, Maria Stella Cardella e Leonardo Russo.

Foto © Imagoeconomica

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos