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cutro striscia 2020 musumecidi AMDuemila
Ieri il Presidente della Regione Sicilia raggiunto da Striscia la Notizia

"Chi deve revocare il mandato è l'Agenzia delle Entrate. Io posso portare il tema all'Assemblea regionale siciliana perché si voti in tempi ragionevolmente brevi un disegno di legge-voto affinché i Presidenti della Camera e del Senato pongano una norma che dica con molta chiarezza che la fattispecie in cui si trova Ignazio Cutrò debba essere dispensata dal pagamento degli oneri". Così il Governatore della Sicilia, Nello Musumeci, ha risposto a Stefania Petyx, inviata di Striscia la Notizia, che ha posto alcune domande sul caso Cutrò, il testimone di giustizia di Bivona a cui sono state recapitate cartelle esattoriali per oltre 11mila euro. Un debito accumulato solo dopo una serie di difficoltà economiche, sorte in seguito alle denunce contro i suoi estorsori, che portarono l'imprenditore a dover chiudere i battenti nel 2004.
Ieri sera Stefania Petyx è tornata ad occuparsi della vicenda, anche perché nella stessa cartella esattoriale vi è un invito "a effettuare il pagamento entro 5 giorni dalla notifica di questo avviso" poiché, qualora sarà "trascorso inutilmente questo termine, procederemo, come previsto dalla Legge, a esecuzione forzata”. Cutrò ha spiegato ancora una volta di non avere questa disponibilità economica ed è tornato a chiedere il blocco delle cartelle spiegando che sul punto possono intervenire il Presidente della Regione Sicilia o il Ministro degli Interni, competente quest'ultimo in materia di Testimoni di giustizia. Sempre ieri il parlamentare del Partito democratico all'Assemblea regionale siciliana, Michele Catanzaro, ha scritto a Musumeci, chiedendogli di intervenire e verificare con gli enti competenti "la possibilità di controllare l'opportunità delle cartelle esattoriali".
"Non è accettabile che lo Stato decida di infierire su chi, schierandosi dalla parte della legalità, ha già dovuto subire le logiche violente e arroganti della criminalità organizzata - ha detto Catanzaro - Intimare il pagamento di cartelle esattoriali per un'attività che ha chiuso i battenti a causa della mafia è l'ennesima beffa al coraggio di un imprenditore onesto". Musumeci ha dato una risposta, spiegando di voler attivare tutte le interlocuzioni con gli enti competenti per risolvere la vicenda. Il Ministro degli Interni Lamorgese sul punto è rimasta in silenzio. E nonostante le richieste e le denunce di molti Testimoni di Giustizia ad oggi non vi è stata ancora la nomina del sottosegretario con delega alla presidenza della commissione centrale ex art 10 proprio per i testimoni di giustizia.
Cutrò ha dichiarato che alla "scadenza dei 5 giorni, se chi dovrebbe tutelarmi continuerà ad agire nel silenzio, un corpo carbonizzato verrà recapitato dinanzi a uno dei palazzi di Roma o di Palermo e quel corpo sarà il mio". Uno Stato che dice di voler combattere la mafia dovrebbe intervenire senza indugi. Ma nel frattempo i giorni passano e di provvedimenti concreti non se ne vede neanche l'ombra.

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