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di AMDuemila
"Sussiste il concreto pericolo di fuga". Con questa motivazione la Terza sezione penale della Corte d'Appello di Roma ha disposto per Massimo Carminati, scarcerato ieri per decorrenza dei termini, l'obbligo di dimora nel Comune di Sacrofano, dal quale non deve allontanarsi senza l'autorizzazione del giudice. Nell'ordinanza si fa riferimento in particolare ai "gravi reati di cui è chiamato a rispondere, i precedenti penali, e il tentativo già posto in essere in passato di fuggire all'estero per sottrarsi alla cattura, occasione nella quale venne gravemente ferito", scrivono i giudici accogliendo la richiesta della Procura Generale, "ritenuto anche che il giudizio di rinvio a carico di Carminati deve essere ancora celebrato". Nel provvedimento, su richiesta della Procura generale, è stato disposto anche il divieto di espatrio. Così i Carabinieri dovranno "ritirare il passaporto e ogni documento valido per l'espatrio".
Carminati è stato scarcerato dopo 5 anni e 7 mesi di detenzione in seguito alla decisione del tribunale della Libertà che ha accolto l'istanza di scarcerazione per scadenza dei termini di custodia cautelare presentata dai suoi difensori.

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