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di Piero Innocenti
L’operazione antidroga condotta alcuni giorni fa a Venezia dalla squadra mobile che ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di sei persone, cinque albanesi e un italiano e l’arresto, a Padova, di due minorenni pusher tunisini, ci danno lo spunto per fare qualche considerazione generale sull’andamento dell’azione di contrasto al narcotraffico nella Regione.

Alla data del 31 ottobre scorso, in Veneto, secondo i report statistici elaborati mensilmente dalla DCSA, le forze di polizia e le dogane avevano sequestrato complessivamente oltre 500kg di stupefacenti tra eroina, cocaina, hashish e marijuana ed in particolare 232kg a Verona, 118kg a Vicenza, 50kg a Treviso, 45kg a Padova, 37kg a Venezia e 4kg a Belluno. Nell’intero 2018 le sostanze sequestrate erano state complessivamente di circa 1.530kg di cui ben 845kg di cocaina ( con il record di 701kg di Vicenza).

Nel bilancio, provvisorio, dei primi dieci mesi del 2019, occorre aggiungere ai dati suddetti anche le 1.760 compresse di amfetamine sequestrate di cui 1.504 a Verona, 159 a Venezia, 88 a Rovigo, 77 a Treviso, 2 a Padova. Da annotare i consistenti sequestri di amfetamine in polvere segnalati a Padova (4,99kg, il valore più alto dell’anno in Regione) e a Rovigo (2,25kg), entrambi frutto di operazioni svolte ad ottobre. Nel 2018 erano state intercettate in tutta la regione 4.291 dosi /compresse di sintetiche (in genere MDMA), il valore più alto del decennio, di cui 1.725 a Venezia, 1.336 a Vicenza, 1.094 a Treviso, 115 a Padova, 20 a Belluno, una pillola soltanto a Verona e zero a Belluno.

Nel complesso le operazioni antidroga del 2019 nel Veneto sono state 1.013 di cui 303 a Padova, 221 a Verona, 199 a Venezia, 126 a Vicenza, 120 a Treviso, 28 a Rovigo e 16 a Belluno.

Sebbene questi dati non siano consolidati, in quanto le comunicazioni degli uffici/comandi periferici non sono ancora tutte pervenute alla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, c’è da ritenere possibile, alla fine dell’anno, un decremento delle attività rispetto all’intero 2018 quando si registrarono 1.451 operazioni con un incremento del 3,05% rispetto al 2017.

Naturalmente non si possono escludere, pur con le perduranti ridotte risorse umane delle tre forze di polizia, incrementi di operazioni straordinarie antidroga in questi ultimi due mesi dell’anno sulla scorta anche degli input arrivati in questi primi giorni di novembre da una circolare inviata a tutti i Prefetti dal Ministro dell’Interno, in allarme per “la recrudescenza dell’abuso di sostanze stupefacenti, specie tra i giovani, e dei correlati reati”.

La “coperta” è però corta e temo che di più non si possa pretendere dalla repressione.

C’è ancora un dato significativo su cui riflettere ed è quello delle persone denunciate all’autorità giudiziara per traffico/ spaccio e per associazione finalizzata al traffico di droga.

Nei primi dieci mesi del 2019 sono state 1.311 (furono 1.751 nell’intero 2018) di cui 652, il 50% di stranieri a conferma che in questa regione quest’ultimo dato è sempre superiore a quello nazionale che, in genere, si attesta intorno al 40%. In particolare, a Padova la componente straniera è di 258 stranieri denunciati sul totale di 493 persone, seguita da Verona con 154 stranieri su 257, Venezia con 99 stranieri sul totale di 241, Vicenza con 68 stranieri su 140 denunciati, Treviso con 58 stranieri su 133, Rovigo con 12 stranieri su 29 denunciati e Belluno con 3 stranieri sul totale di 18.

E’ prevedibile che, alla fine di quest’anno, si rilevi un ulteriore decremento degli stranieri coinvolti per lo più nello spaccio come era già avvenuto nel 2018 quando si registrarono 1.022 stranieri denunciati con una diminuzione rispetto al 2017 del 17%.

Restano invariate le nazionalità predominanti nel “settore” che sono ancora la nigeriana, tunisina, marocchina, albanese e gambiana che si “alternano” nella graduatoria delle nazionalità prevalenti.
(24 novembre 2019)

Tratto da: liberainformazione.org

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